Tratta ragazze nigeriane: 14 arresti

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Con l’operazione “Promise Land” la Procura di Catania che ha coordinato le indagini ha disarticolato un gruppo criminale nigeriano. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Catania che ha tratto in arresto 14 soggetti tra Catania, Messina, Verona e Mondovì (Cn).

Le indagini erano state avviate allo sbarco di alcuni migranti dalla nave “Aquarius” della “SOS Mediterranee” (Ong del tutto estranea ai fatti) grazie al “contatto” con una delle giovani migranti sbarcate.

Il meccanismo di avvio alla prostituzione è quasi fotocopia di tante altre operazioni: le ragazze venivano infatti attratte a venire in Italia con la promessa di lavoro come badanti o baby sitter, poi avviate al viaggio sottoposte a riti vodoo e stuprate costringendole a pagare con prestazioni sessuali in strada fantomatici “debiti” per 25 mila euro.

A differenza di altre operazioni in questo caso le giovani non versavano i compensi alle “madame” locali ma su conti esteri dovevano trasferire denaro direttamente al “santone” che aveva eseguito il rito.

Il collegamento criminale in Italia era a Messina, un certo “Osas”, alias di Obaswon Osazee che in Nigeria poteva contare su una fitta rete di reclutatori che sceglievano le ragazze in base alla loro bellezza.

Un giro milionario accertato pari a un milione e duecentomila euro.

Foto copertina di repertorio

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