La Francia, con oltre 26 mila decessi, allenta le restrizioni

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Sono 26.643 i decessi legati al Covid-19 in Francia, dove 22.284 persone restano ricoverate in ospedale per l’infezione e nelle ultime 24 ore sono stati registrati 523 nuovi ingressi di malati nelle strutture sanitarie. Questo l’ultimo bilancio fornito ieri dalle autorità sanitarie francesi. Dall’inizio dell’epidemia, 96.431 persone sono state ricoverate.

Sempre ieri in Francia è iniziato un ”processo davvero molto graduale” di allentamento delle misure di lockdown, imposte otto settimane fa per contenere la diffusione del coronavirus. Ci tiene a sottolinearlo il governo di Parigi, mentre viene concessa una maggiore libertà di movimento ai cittadini, riaprono alcune attività commerciali e le scuole dell’infanzia e primarie, ma su base volontaria e a discrezione delle autorità locali. Per il 18 maggio è prevista anche la riapertura delle scuole medie, ma solo nelle zone dove il tasso di contagio è più basso, quelle definite ‘verdi’. Il 12 maggio è invece previsto il ritorno a scuola per l’85 per cento degli alunni della scuola primaria, circa un milione di bambini.

Per quanto riguarda gli spostamenti, saranno concessi fino a cento chilometri dalla propria abitazione senza necessità di fornire una giustificazione. I viaggi più lunghi saranno invece possibili solo per lavoro o con ”validi motivi familiari”, come ha precisato il ministro degli Interni Christophe Castaner. Ammesse le riunioni di gruppi fino a 10 persone, mentre le attività all’aperto, compresa la corsa, non saranno più limitate al massimo di un’ora.

La Francia resta comunque divisa in due zone, rossa e verde, in base agli indicatori sanitari, come ha spiegato il primo ministro Edouard Philippe. La più colpita dal coronavirus è infatti il nord-est della Francia, compresa Parigi e la sua periferia, dove alcune restrizioni resteranno in atto. Qui, a differenza delle zone verdi, non riapriranno ad esempio parchi e giardini. A inizio giugno nelle zone verdi riapriranno anche le scuole superiori, i bar e i ristoranti, ma non in quelle rosse. Restano chiusi bar, ristoranti e musei, mentre riapriranno le biblioteche.

Riguardo ai trasporti, circa un terzo dei treni ad alta velocità torna da oggi alla normalità, mentre le linee regionali operano al 50 per cento della loro capacità abituale. La metropolitana di Parigi, le linee di autobus e la ferrovia suburbana torneranno al 75 percento del servizio regolare. Sessanta delle 302 stazioni della metropolitana rimarranno chiuse. Per rispettare il distanziamento sociale potrà viaggiare solo il 15 per cento dei passeggeri abituali. Nelle aree di punta, i passeggeri dovranno esibire un certificato del datore di lavoro. Multa di 135 euro per chi non indossa una mascherina sui mezzi pubblici. Resta consigliato, dove possibile, il lavoro da remoto. E per gli spostamenti viene incentivano l’uso della bicicletta.

I negozi più grandi, inclusi grandi magazzini e centri commerciali, stanno negoziando con i sindacati per stabilire protocolli specifici per la riapertura. Per il momento, nessun grande centro commerciale riaprirà nella regione di Parigi.

Le frontiere della Francia restano chiuse, almeno fino al 15 giugno, per i cittadini non appartenenti all’Unione Europea. Tutti i viaggiatori che entrano in Francia dall’esterno dell’area Schengen, siano essi francesi o stranieri, dovranno affrontare una quarantena obbligatoria di due settimane. Chi entrerà dai paesi dell’Ue o dal Regno Unito sarà esonerato, anche se il ministro della Sanità Olivier Veran ha detto che la Francia si riserva il diritto di imporre restrizioni specifiche “se la situazione epidemica dovesse sfuggire al controllo in uno dei paesi Schengen”

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