“Il taccuino dell’amante” di Giuseppe Lissandrello

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di Salvo Zappulla

Giuseppe Lissandrello, siciliano classe 72, psicologo e scrittore, ha fondato con Silvio Aparo la casa editrice indipendente più a Sud d’Italia la “Melino Nerella edizioni”. Collabora come autore televisivo per la siracusana tele città di Luigi Bianca, dove esordisce anche nelle vesti di conduttore in programmi come: ”Frizzy consigli per l’estate” , “La filantropizza in Tv e “La valigia e la luna l’eredità di un sogno”. Negli ultimi anni Direttore artistico del Kerayles Fest e ideatore dell’evento a favore delle eccellenze femminili della provincia di Siracusa “Streghe d’estate”.

Ha al suo attivo la pubblicazione di diversi libri. La sua opera più recente ha visto la luce il giorno di San Valentino  per i tipi della Oakmond Publishing e si intitola “Il taccuino dell’amante” Un libro che ho letto e mi sono goduto. Educare all’amore, ai buoni sentimenti si può? È quello che cerca di fare il dott Giuseppe Lissandrello, psicoterapeuta di Solarino (SR), amante della letteratura e organizzatore di eventi culturali, in questo suo ultimo libro: “Il taccuino dell’amante”. La vita di coppia è una cosa piuttosto complicata esige una educazione allo stare insieme e chi meglio di uno psicoterapeuta è in grado di dare i consigli giusti? L’eros, la migliore invenzione di nostro Signore, è uno strumento delicato da maneggiare, può diventare materiale esplosivo, attenti a non lasciarsi prendere “la mano”, così racconta l’autore nel suo saggio/romanzo. Si dia libero sfogo alla fantasia, si nutra pure il rapporto di coppia con nuova linfa acrobatica ma che non ci sia mai coercizione di un partner nei confronti dell’altro, tutto va fatto in assoluta consapevolezza e libertà di intenti tra individui adulti. 

La storia si svolge a Copenaghen, patria di Amleto e del Dongiovanni di Kierkegaard. Un gruppo di studenti liceali siracusani amanti del filosofo danese Kierkegaard organizzano il viaggio dopo la maturità nella città di Copenaghen e andando alla ricerca della tomba del filosofo s’imbattono invece in un’altra tomba che li colpisce parecchio. La tomba è di una danzatrice del ventre turca che ha vissuto la sua vita da adulta in quella città perché legata sentimentalmente con un danese.  Ed è proprio l’anziano vedovo che l’invita a casa sua nel quartiere di Cristiana proprio per raccontare le gesta di una donna per lui straordinaria, affascinante e un poco strega. I ragazzi prima timorosi,  poi come tutti i giovani alla ricerca di nuove avventure, accettano l’invito.

Da quel momento il romanzo si snoda in due letture la prima che parla della storia d’amore fra il marinaio Nielsen e la ballerina Samyr con un analisi del periodo post sessantottino e il secondo il passaggio iniziatico che hanno gli otto giovani della generazione  “millenials” all’amore. In uno spazio temporale breve da uno a tre settimane, il tempo di una vacanza, che cambierà la loro visione del mondo. L’oggetto magico, come un talismano, in questo caso sono dei taccuini segreti appartenuti a Samyr che, svelandosi, completano la narrazione del vecchio marinaio.

Un romanzo breve, di ottanta pagine, che si legge d’un fiato e va giù gradevole come un drink estivo, in pieno stile carveriano. Se è vero che Il sesso è comunicazione, il trionfo di  due corpi che si fondono in uno e, nel vortice estasiante dei sensi trasmettono emozione, gioia, desiderio, oblio, Lissandrello è un grande comunicatore. Ha voluto spazzare in un sol colpo i perbenismi, l’educazione rigida ricevuta dai genitori, i falsi moralismi che imbrigliano i sensi, i tabù, le regole imposte da altri, il clericalismo bigotto. E allora gustatevi questo bel libro e date sfogo alle vostre fantasie più sfrenate: posizioni da triplo salto mortale, lanci dal settimo piano, da un aereo in volo, dalla navicella spaziale.  Cosa non si farebbe per raggiungere l’altra metà del cielo? Si sfiderebbe la forza di gravità, l’oceano in tempesta, il tsunami,  tutto ciò allo scopo di raggiungere il fine supremo a cui l’essere umano è stato destinato: l’orgasmo.

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