Chi comanda l’Italia?

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di Salvo Barbagallo

Chi comanda l’Italia?

Attenzione, l’interrogativo è “Chi comanda l’Italia?” e nonChi comanda in Italia?”.

Italia dei sospetti.

Diciamolo subito: c’è (forse) qualcuno che in maniera subdola sta spingendo per fare esplodere la tensione sociale? La domanda non è peregrina: basti osservare (anche superficialmente) il susseguirsi dei fatti che ormai da mesi stanno caratterizzando la vita di questo Paese per rendersi conto che la collettività nazionale è soggetta a continue “anomalie” che ne hanno condizionato (e ne stanno condizionando) l’iter quotidiano.

La pandemia da Coronavirus non è, di certo, un evento-anomalo (nel senso di evento “eccezionale”) che riguarda soltanto l’Italia e che solo l’Italia ha travolto: è un “qualcosa” che ha toccato e tocca tutto il pianeta. Tanto si è scritto sull’origine del virus ma, a tutt’oggi, nessuna certezza: un morbo naturale? Un incidente? Un’arma biologica? Ebbene, la mancanza di una risposta che ne spieghi la sua origine è già da considerare l’anomalia principale: con tutti i mezzi a disposizione che si hanno (soprattutto quelli in possesso delle grandi Potenze mondiali), con la consistente massa di scienziati che operano ovunque, a tanti mesi di distanza dalla scoperta del “paziente zero”, una spiegazione plausibile non è stata data.  C’è da chiedersi il perché?

L’invasione del Coronavirus ha colto impreparati tutti e tutti hanno reagito in modo esagitato, spesso irrazionalmente: ogni Paese del mondo ha reagito a seconda delle proprie specificità politiche e sociali, fronteggiando la grave situazione in modo diverso. Poche voci si sono alzate nella ricerca delle responsabilità: comprensibile, vista la natura dell’evento e vista l’impellente necessità di sopperire alle carenze pre-esistenti in ambito di strutture sanitarie inadeguate per fronteggiare una condizione di emergenza totale.

Se il Coronavirus fosse di origine dolosa, si potrebbe comprendere l’apparente disinteresse “generale” per individuare i soggetti “responsabili” della crisi pandemica: un tentativo (forse) di evitare conflitti difficilmente controllabili. Di conseguenza le problematiche essenziali che si terrebbero in conto riguarderebbero il contenimento della pandemia e la ricerca di un vaccino in grado di debellare il virus, rinviando a un “dopo” la denuncia delle responsabilità originarie.

Sono “ragionamenti” su “ipotesi”, i fatti che si riscontrano mostrano una realtà di “risultanza”: la pandemia ha messo in ginocchio le economie mondiali, ha messo “ko” l’economia italiana a seguito delle misure restrittive con la Quarantena adottata dal Governo, e la cosiddetta “Fase 2”, quella della presunta ripresa che sta presentando aspetti che il Governo stesso non riesce a risolvere.

In questo periodo che può considerarsi di “transizione” tra un recentissimo trascorso e l’immediato futuro, il Governo ha mostrato apertamente uno stato “confusionale”: i ministri (all’apparenza) si sono mossi e si muovono senza una comune linea direttiva, vengono proposte iniziative (vedi i sessantamila  controllori “civici”) che fanno sobbalzare la collettività e anche (sempre apparentemente) parte della “maggioranza”, grazie pure ad una “opposizione” che sembra aver dimenticato il suo ruolo.

Non solo. Vengono a galla intrallazzi vergognosi in spezzoni delle Istituzioni (leggasi quanto si sta verificando in ambito Magistratura), l’accoglienza dei migranti non più sotto il segno della “solidarietà”, che tende ad assumere una indirizzata e chiara connotazione islamica a discapito della tradizione cristiana. A monte di tutto ciò l’apparente assenza di un vertice di Stato, il cui silenzio sugli episodi scabrosi che in questo periodo stanno costellando d’incertezze non-stop l’Italia, sta incominciando a pesare sull’intera collettività che, al contrario, chiede “certezze” e non “dubbi”.

Un Governo composto da incompetenti? Questa è opinione comune, opinione della gente di strada, non nostra.

Se si avanza l’ipotesi di un “progetto” che contempli uno “sfascio” complessivo per concretizzare una sorta di “nuovo Ordine”, si scade immediatamente nelle teorie del complottismo, e neppure viene preso in considerazione: l’idea dei complotti è talmente abusata che fa sorridere, se non ridere. L’ipotesi di un progetto di “cambiamento” magari “forzato” può essere più credibile.

Allora.

Ogni progetto per essere realizzato ha bisogno di qualificati esecutori, ma se nel momento in cui “deve” passare alla fase di concretizzazione i “qualificati esecutori” non ci sono, per non perdere lo slancio – giocoforza – si devono utilizzare  gli elementi a disposizione. Anche correndo il rischio che gli esecutori non sufficientemente “qualificati” possano far fallire il progetto. A nostro avviso, per nostra opinione che può considerarsi azzardata e (probabilmente) errata, quanto si è verificato e si sta verificando in Italia può ricondursi a un “percorso” del genere. I punti ignoti, oscuri di questa “ipotesi” purtroppo sono quelli che inficiano la stessa ipotesi: si sconosce il “progetto”, si sconoscono gli “autori”, si ignorano le “finalità”. A conclusione non restano che le “anomalie” registrate e che si pongono all’attenzione anche dei cosiddetti sprovveduti, di quanti, cioè, si disinteressano di ciò che li circonda, preferendo accettare (inconsapevolmente?) il “consueto”, adattandosi alle “anomalie” che vengono ammannite come “necessità” per il bene comune.

Torniamo al punto di partenza di questo articolo: “Chi comanda l’Italia?”.

E aggiungiamo: “Quali interessi estranei sta perseguendo l’attuale Governo?”.

A questi interrogativi cercheremo di dare “risposte” con le osservazioni di altre “anomalie” che sicuramente si potranno registrare nei prossimi giorni, nelle prossime settimane…

191213-N-N0901-001 NAVAL AIR STATION SIGONELLA, Italy (Dec. 12, 2019) – Capt. Mashall Monteville, right, assumes command of Naval Medical Research Unit (NAMRU) 3, from Capt. Andy Vaughn at Naval Air Station Sigonella, Italy, Dec. 12, 2019. The staff of NAMRU-3 is currently composed of 10 Officers and Sailors and is one of five commands that are part of a larger Navy and DoD research and development enterprise aimed at optimizing warfighter readiness. In addition to NAMRU – 3, NAMRU-2 is located in Singapore, and NAMRU-6 is located in Lima, Peru. Stateside, there is NAMRU-San Antonio, Texas and NAMRU-Dayton, Ohio. (U.S. Navy photo)

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