Il Covid miete ancora vittime: Catania piange Vigile del Fuoco, 2 estubati a Caltagirone

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Giuseppe Coco (in foto) aveva 50 anni, moglie, due figli, lavorava nei Vigili del Fuoco presso il distaccamento Aeroporto di Fontanarossa, viveva a Mascalucia. Era istruttore ed era abituato a lottare, come questa volta. Ha lottato tanto durante il ricovero all’ospedale San Marco da cui è stato poi trasferito al Policlinico Rodolico quando si è reso necessario procedere con la rianimazione. Ha vinto purtroppo il virus sebbene Giuseppe non soffrisse di altre patologie. Un grande dolore per la famiglia che già aveva visto morire appena pochi giorni fa anche il papà di Giuseppe (sempre con il Covid).

Giuseppe Coco avrebbe contratto in servizio il virus, forse durante una missione di addestramento a Roma. Infatti al rientro presentava già febbre e tosse. Sono due i Vigili del Fuoco positivi a Catania, mentre Coco è il terzo Vigile del Fuoco deceduto in Italia per coronavirus.

Intanto la situazione in Sicilia. Continua a preoccupare l’Oasi di Troina dove i contagiati sono 162 ormai mentre un possibile nuovo focolaio si è sviluppato in una clinica di Palermo, dove 18 persone sono risultate positive tra operatori e pazienti e proprio ieri un paziente è stato portato in rianimazione all’ospedale Civico di Palermo. La struttura è ora isolata e vietati i cambi turno, conseguentemente tutti gli operatori rimasti all’interno stanno lavorando da circa 40 ore e lo faranno fino a completo trasferimento di tutti i pazienti contagiati.

All’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta si è verificato un altro decesso nel tardo pomeriggio di ieri, si tratta di un 73 enne di Favara (Ag) per il quale si attende l’esito del tampone eseguito post mortem. Era giunto da poco in ospedale già in gravi condizioni con sintomi riconducibili al Covid-19.

All’ospedale Gravina di Caltagirone intanto, almeno una buona notizia nell’isola, sono stati estubati i primi due pazienti. Si tratta di un siracusano 62 enne e di una 82 enne del nisseno. Giunti entrambi nei giorni scorsi in gravi condizioni sono stati trattati con una terapia combinata con l’utilizzo di azitromicina, idrossiclorochina e antivirale.

Sul fronte delle misure di contenimento una nuova ordinanza regionale dispone lo stop alle consegne a domicilio a Pasqua e Pasquetta, ma anche il divieto di uscire più di una volta al giorno, anche per fare la spesa, mentre da domani al giorno di Pasquetta il transito via mare sullo Stretto di Messina è consentito solo ai pendolari, agli operatori sanitari e agli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate. Sono soltanto alcune delle novità inserite nell’ultima ordinanza firmata, nella notte, dal Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, sull’emergenza Coronavirus. Niente introduzione dell’obbligo di mascherine e guanti in Sicilia, come si era pensato in un primo momento, ma vale solo per i lavoratori degli esercizi commerciali che vendono generi alimentari “anche all’aperto”. L’ordinanza di Musumeci prevede la possibilità di potere lasciare le proprie abitazioni solo “una volta al giorno” e solo per gli acquisti essenziali, ”ad eccezione di quelle per i farmaci”, e sono permessi “a un solo componente del nucleo familiare“.

 

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