Il ministro della Difesa chiede aiuto ai militari USA in Italia

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L’AdnKronos pubblica: L’Italia avrebbe chiesto aiuto al segretario alla Difesa Usa, Mark Esper, nel mezzo dell’emergenza coronavirus. Lo sostiene la Cnn, che cita un funzionario della Difesa Usa secondo cui il ministero della Difesa italiano avrebbe lanciato un appello diretto a Esper per la fornitura di materiale medico sanitario come mascherine e respiratori. Stando alla Cnn il governo italiano avrebbe anche chiesto l’assistenza dei militari Usa di stanza nel nostro Paese per ospedali da campo e personale medico in modo da affiancare le forze italiane già impegnate a far fronte all’emergenza.

Niente di male, dovremmo dire, in una situazione d’emergenza e di grande criticità come quella che sta attraversando il nostro Paese colpito dalla pandemia del Coronavirus, chiedere “assistenza” ai militari statunitensi “residenti” da anni in Italia, addetti a ben altri compiti che non quelli della sanità. Qualcosa non torna. Non riusciamo a comprendere lo stato di inadeguadezza in cui ci troviamo ad affrontare la terribile pandemia: sanità fatta a pezzi da tempo, mezzi che stanno risultando insufficienti, una sicurezza affidata principalmente al senso di responsabilità dei cittadini. Ci sembra paradossale che l’attuale ministro della Difesa vada a chiedere “ospedali da campo e personale medico” dimostrando che lo Stato Italia non è in grado di far fronte autonomamente alle crescenti necessità. Come dire che il nostro Esercito, la Marina, l’Aviazione e tutti gli altri organismi militari non posseggono mezzi a sufficienza per questa “guerra” che si combatte proprio sul suolo patrio.

Scusateci. Non siamo nelle condizioni di comprendere. Qualcosa non torna.

S.B.

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