Quali rischi per la Sicilia con l’epidemia di Coronavirus?

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di Giuseppe Firrincieli

 

Alla Sicilia non basta più l’aspetto disarmante di un’Isola come se fosse ritornata al periodo dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, con strade e autostrade colabrodo, ponti e viadotti crollati e a abbandonati da lunghi decenni, palazzine crollate nei centri storici di aree urbane, appartamenti andati a fuoco con morti e feriti; migliaia di negozi ed esercizi commerciali nei centri cittadini che hanno abbassato le saracinesche, costruttori edili che abbandonano la loro attività perché le banche chiudono non solo i rubinetti, ma filiali ed agenzie. A questo punto non si può fare a meno di menzionare  una battuta del comico Giovanni Cacioppo: In fila ad un bancomat, aspetta che una persona termini di prelevare, passano 10 minuti, un quarto d’ora e la persona rimane li, allora il Cacioppo si avvicina per chiedere se funziona o meno il prelievo e sia accorge che invece del bancomat, c’è un video poker; di corsa entra in banca per chiedere al direttore il motivo della installazione del video gioco al posto dell’ apparecchio bancario e si sente rispondere: “ Con il Bancomati non si guadagnava un caz …, meglio un video gioco!”.

Adesso un quadro ancora più desolante sono i Chinatown siciliani in mano alla paura che mostrano i clienti ad entrare nei negozi cinesi. Il Corona Virus ne sta facendo di danni e in maniera piuttosto seria.

Argomento mondiale del giorno è diventato e non si sa ancora per quanto tempo, il Coronavirus, anzi,  e per meglio dire, il suo nuovo nome è “virus  2019- nCov” e pare sia transitato, in Cina, dai pipistrelli al pangolino; quest’ultimo, una sorta di formichiere squamoso, dal quale, il nuovo pericoloso agente patogeno sia arrivato all’uomo.

Dalle ultime dichiarazioni dell’OMS, per il vaccino, ci vorranno non meno di 18 mesi.

Il governo cinese si mostra ottimista dicendo che i morti sebbene siano saliti a più di mille, le persone curate e guarite risultano di gran lunga di più.

In Sicilia, però, un commento del genere viene considerato “U cunottu de fissa!”, visto il panorama di “malifrusculi” in cui versa la nostra Isola e dovuti ai pericoli immani che si affacciano all’orizzonte.

Anche volendo essere ottimisti e augurarci che il gravissimo problema sanitario venga arginato e tenuto sotto controllo, il più presto possibile, non possiamo fare a meno di fare una lucida analisi sui rischi minacciosi e nebulosi che minacciano la Sicilia e, di riflesso, l’intero Stivale ed il Continente Europeo. Dalle notizie di cronaca, pare che anche nei Paesi africani siano arrivati contagi del Corona Virus cinese e, considerato che il Continente nero è diventato una’Area di alto interesse di sfruttamento economico ed imprenditoriale per il grande Paese asiatico con più di 600 mila cinesi   presenti, i rischi di pandemia non possono essere facilmente arginabili, contenuti e monitorati seriamente ed efficacemente.

Nel 2019, i migranti economici sbarcati in Sicilia e nel meridione d’Italia sono stati 11471, adesso da inizio gennaio ad oggi sono 1751 e nei prossimi mesi si prevede, dall’allarme lanciato dal Frontex, che a marzo  ci sarà una vera invasione da parte delle navi Ong pronte persino a mettersi in  fila per attraccare nei porti siciliani con decine migliaia di emigrati irregolari. Possiamo stare tranquilli? I dubbi, però esistono. Eccome!

I Paesi africani sono in grado di effettuare i controlli sanitari come tutti gli Stati più evoluti al mondo e selezionare i contagiati?

Le navi delle Ong giungeranno attrezzate nelle coste dell’Africa settentrionale, come lo sono gli aeroporti internazionali europei?

Le imbarcazioni dei soccorritori saranno attrezzate per tenere in quarantena possibili emigranti contagiati dal Corona Virus?

La Farnesina e il Viminale hanno pensato di prendere gli opportuni provvedimenti di controllo come negli aeroporti, nei porti, nelle coste siciliane e a Lampedusa, vista la frequenza di approdi di barconi clandestini?

Le domande sono parecchie ed importantissime, speriamo che  vengano presi gli opportuni provvedimenti in tempo utile, prima che la Sicilia subisca un’altra piaga!

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