A Francavilla di Sicilia domenica di dicembre al “Villaggio di Babbo Natale”

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di Nello Cristaudo

 

Si svolgerà il 15- 22- 29 dicembre prossimo a Francavilla di Sicilia (ME) una manifestazione denominata “il Villaggio di Babbo Natale” organizzata dalla Parrocchia Santa Maria Assunta con il patrocinio del Comune e dell’ARS Assemblea Regionale Siciliana. L’iniziativa, voluta fortemente dal poliedrico parroco don Gerry Currò, si propone un triplice scopo: sociale, d’integrazione e solidale.

Parlando in una discussione a mo’ d’intervista con il titolare della parrocchia, è venuto spontaneo chiedergli il perché di questa idea che sembrerebbe, seppur si svolga in atmosfera natalizia, più una proposta laica e poco religiosa. Padre Gerry ci ha risposto che, fermo restando tutte le iniziative religiose della parrocchia, a partire dalla novena di natale e finendo alle celebrazioni della notte Santa e tutte le altre che culmineranno nell’Epifania, si tratta di una kermesse che ha il fine di coinvolgere la popolazione  locale, ma anche le persone che possano venire da altri luoghi,  a vivere i valori del Natale dando però  un significato specifico: quello, sociale, d’integrazione e solidale.

Si vuole far socializzare la gente dei diversi quartieri in una sorta di grande festa dove i vari borghi, tutti insieme, posti nelle varie casette che si trovano all’interno del Parco Comune Wojtila dove si snoda la manifestazione, preparano i piatti tipici della tradizione gastronomica locale. All’entrata della villa ci sarà un botteghino dove con tre euro si avrà diritto ad avere una sorta di scheda che garantisce 10 ticket per consumazione  nei vari stand (uno per pasto sino al massimo di 10). Per cui si potranno gustare pasta con i ceci, con le lenticchie, con i fagiuoli, pignolata, “sciauni” alias ravioli di ricotta, cannoli, ciambelle, frittole, gelatina, farro, cuddureddi chini (ciambelline ripiene di mandorle e nocciole con miele) e tante altre prelibatezze locali. Il tutto cucinato dai vari abitanti dei quartieri supportati economicamente dalla Parrocchia che ha comprato le materie prime. Il ricavato dei biglietti servirà a finanziare iniziative di solidarietà e parrocchiali.

Inoltre, si vogliono integrare le famiglie, i giovani ed i bambini a condividere momenti di agape fraterna tra loro che spesso- ci dice Don Gerry – vivono in compartimenti stagni presi  dalla frenesia delle cose da fare, non comunicando fra loro  o alla mercé dei vari  smartphone che imperano indisturbati. Per cui stando tutti insieme si vuole ricreare il clima di festività e di gioia vivendo un momento di fraternità. Infine conclude  Don Currò è un momento di solidarietà che abbiamo condiviso con la Pro Loco realizzando  una proposta: ognuno potrà effettuare delle foto con Babbo Natale e saranno graditi dei doni-giocattoli da mettere in delle ceste che successivamente saranno dati ai bimbi più bisognosi di orfanotrofi o di reparti di pediatria.

In un periodo di difficoltà economiche e di relativo disagio sociale , ben vengano iniziative del genere che tendono a lenire  le problematicità della gente. Il concetto che il parroco vuole far passare è quello della condivisione  e della solidarietà con i più bisognosi, con chi vive un malessere sociale  che in un clima di gioia, letizia e armonia, tipico delle festività natalizie, dovrebbe ricondurre ad essere tutti un po’ più buoni intervenendo in maniera generosa a simili manifestazioni.  Bisogna avere presente in questi casi quanto ci dice il Santo Padre in merito alla povertà: “I poveri hanno bisogno delle nostre mani per essere risollevati, dei nostri cuori per sentire di nuovo il calore dell’affetto, della nostra presenza per superare la solitudine. Hanno bisogno di amore, semplicemente”, che non è solo povertà economica ma anche molto altro.

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