Brexit: niente voto anticipato e intanto UE concede altri tre mesi di proroga

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Il parlamento britannico ha respinto la richiesta del primo ministro Boris Johnson per elezioni anticipate il 12 dicembre. La mozione, secondo quanto riferisce la Bbc, ha ottenuto 299 voti favorevoli, sotto la soglia della maggioranza di due terzi, pari a 434 voti, necessaria per la sua approvazione.

Intanto l’Unione Europea a 27 “ha concordato di accettare la richiesta del Regno Unito di una proroga flessibile della Brexit fino al 31 gennaio 2020. Si prevede che la decisione venga formalizzata attraverso la procedura scritta” annuncia su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. .

Nel frattempo un portavoce di Downing Street, commentando la notizia del nuovo rinvio, ha dichiarato che il primo ministro Boris Johnson “non ha nulla da rimproverarsi per non essere riuscito a centrare l’obiettivo di uscire dalla Ue il 31 ottobre, come lui ha ripetutamente promesso, ma la colpa è del Parlamento“.

Ma cosa è la proroga flessibile (“flexextension”)? Si intende che, se il Regno Unito ratificherà l’accordo di ritiro prima del 31 gennaio, allora ovviamente potrà uscire prima. Questa è la terza proroga della Brexit che viene concessa dall’Ue al Regno Unito: la decisione non è stata presa la settimana scorsa a causa dell’opposizione della Francia, che premeva per un rinvio più breve, per mantenere la pressione sui britannici, cosa che non dispiaceva a Johnson, impegnato a premere sulla Camera dei Comuni. I francesi, tuttavia, alla fine hanno ceduto e ha prevalso la linea di concedere il rinvio fino al 31 gennaio per procedura scritta.

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