Ad Augusta la sedicesima prova della StraMegara – Il diario della corsa

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20ª STRAMEGARA

16ª Prova del  Grand Prix Provinciale di Corsa della Provincia di Siracusa

Augusta 20 ottobre 2019

Il diario della corsa

di Remigio Di Benedetto

 

La città di Augusta con il suo porto sullo Jonio, è insidiata nella sua bellezza naturale dalle industrie chimiche che la affiancano. Il suo centro storico è bisognoso d’aiuto. Alcuni edifici sia pure in condizioni difficili, non nascondono segni di un architettura pregiata ed eleganti circoli privati che si affacciano sulla centrale piazza Duomo testimoniano la tradizione e la cultura della cittadina siracusana.

È in questo contesto che oggi si ritrovano ad Augusta oltre 300 podisti tra grandi, piccoli e piccolissimi, che colorano il centro della città, per partecipare e dare vita all’ultima prova del Grand Prix di Corsa della Provincia di Siracusa, la ventesima “Stramegara”.

Quando “sbarco” ad Augusta mi rendo conto senza sorpresa che la manifestazione siracusana ha calamitato l’attenzione di molti podisti come me provenienti dalla provincia di Catania, che dopo avere atteso 4 mesi per la prima gara del Grand prix Provinciale, sono rimasti “orfani” delle troppe gare “annullate” nella provincia etnea. È così che nel “pre-gara” oltre a incontrare amici podisti siracusani che non incontravo da tempo, c’è il cordiale saluto con amici della Virtus Acireale e tante altre società sportive della provincia catanese.

Il programma della giornata si svolge puntualmente. Alle 9 e un quarto all’Assessore del comune di Augusta, Giusi Sirena, viene consegnata una pistola. La gentile signora con estrema naturalezza spara il colpo decisivo e dà il via alla prima batteria della Stramegara. Tra “anziani” over 55, donne e qualche giovane allievo, siamo in 129. Giovanni Fatale (ASD Amico Corridore di SR) cat. SM85 è il meno giovane, complimenti a lui. Nel primo tratto di strada la pavimentazione di basolato sconnesso consiglierebbe prudenza, ma lo slancio della partenza, le fresche energie e la voglia di conquistare una buona posizione, fanno si che il gruppo si lanci lungo la Via Principe Umberto a grande velocità. Io mi affianco all’amico Luciani (ASD Marathon Athletic Avola) mio principale antagonista di categoria; ci fa compagnia Mario Baglieri (ASD Marathon Athletic Avola). Il percorso è molto veloce, un quadrilatero completamente piatto. Mario Baglieri fa l’andatura e sono al suo seguito, ma dopo poco più di un chilometro cede e si stacca. Il passaggio dal gonfiabile è caratterizzato dalle urla fragorose di amici e parenti che tifano. Siamo sempre affiancati e Vilmo sembra abbia voglia di accelerare. Per la seconda volta siamo in via Megara, rallentiamo, sono io a fare l’andatura, la strada qui è con il fondo in asfalto e la corsa è più agevole. Inizio a pensare quale possa essere il momento migliore per tentare un allungo. Conosco il mio avversario e so che il finale in progressione è una sua specialità e per questo devo allungare il passo il prima possibile. Quando stiamo per lasciare la via Megara, Vilmo mi toglie ogni incertezza sul da farsi: lentamente inizia a perdere terreno e io inizio a sentirmi sul gradino più alto del podio della nostra categoria. Supero per la seconda volta il gonfiabile, e sento che la mia dolce metà sta perdendo il fiato per tifare. Percepisco senza voltarmi che i miei avversari di categoria non sono lontani. Appena svolto in via Megara sono sull’asfalto e cerco di accelerare ancora, il mio ”Garmin” mi dice che sto viaggiando  a 4’09” al km, accelero ancora sfiorando i 4 primi al km. “Punto” due podisti in “giallo” che mi precedono di una cinquantina di metri. Non ne conosco i nomi né  la categoria di appartenenza, ma sono un ottimo punto di riferimento. Prima che termini la via Megara ho già recuperato metà del distacco, c’è la prima svolta poi la seconda che ci riporta sul rettilineo di arrivo. Sono a 10 metri dalla coppia e inizio la volata che sulla linea di arrivo mi consente di superarli. È così che dopo il gonfiabile faccio la conoscenza di Giorgio Bonomo (cat. SM60) della Floridia Running e Corrado Puglisi (cat. SM55) della Trinacria Sport. Apprendo anche che Francesco Lucca giovane allievo della Siracusatletica ha vinto la batteria e da quasi due minuti Alice Sansone (Siracusatletica) ha tagliato il traguardo aggiudicandosi la “StraMegara” al femminile.

Terminata la mia fatica mi trasformo in spettatore per godermi lo spettacolo della seconda batteria. Cettina Di Pietro, sindaco della città, è lo starter della batteria che assegnerà la vittoria della gara al maschile. L’elegante signora non ha la stessa sicurezza nell’uso della pistola come l’Assessore che l’ha preceduta, l’arma ondeggia pericolosamente in aria, ma il colpo parte (verso l’alto) e i concorrenti si lanciano sul percorso.

Partenza velocissima per Marquez Wilson della Siracusatletica che al primo passaggio dal gonfiabile viaggia solitario in testa. Al secondo giro però l’atleta di casa, Antonino Liuzzo dell’Atlaugusta Club S. lo aggancia e ancora in coppia passano al terzo giro. Al quarto passaggio il giovane Marquez forse con poco esperienza sulla distanza, “scompare” e Liuzzo transita solitario. Il  pubblico  si scatena e quando Antonino Liuzzo  al quinto e ultimo giro, taglia il traguardo vincitore della StraMegara al maschile, il pubblico va in “delirio”.

Spettacolo fantastico sono le successive batterie giovanili dove si corre a partire dai 4 anni.

Terminate tutte le gare, il presidente dell’Atletica Augusta, Lino Traina, simpatico speaker della manifestazione, “sposta” la folla e i concorrenti dall’altro lato della piazza dove da qualche minuto si è esibito il coro “Città di Augusta” e dove prima di iniziare la premiazione viene ricordato, alla presenza dei  suoi familiari, Marco Monticchio alla memoria del quale è dedicata la gara..

Tutti i premiati si alternano sul podio dove si distribuiscono vino e prodotti dell’orto invece delle “solite coppette e medagliette” e tutti andiamo via contenti.

Non possiamo che ringraziare l’organizzazione dell’Atletica Augusta perché ogni aspetto della manifestazione ha funzionato al meglio, grazie al presidente Traina, al “Direttore dei lavori”, Scali Domenico e a tutti i volontari che hanno lavorato alla riuscita dell’evento.

Ringrazio personalmente l’Atletica Augusta per l’ospitalità e mi auguro di essere ancora qui tra un anno per la 21^ edizione della StraMegara.

Foto archivio

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