Telenovela + sceneggiata: ecco (forse) il nuovo Governo

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di Salvo Barbagallo

 

No, non è finita, anche se il “nuovo” Governo è alle porte e se si attende di conoscere soltanto i nomi dei ministri designati e l’imprimatur delle Camere. Telenovela + sceneggiata continueranno a beneficio degli Italiani che non hanno avuto voce in capitolo e che inutilmente attenderanno un sereno clima sociale, certamente non di natura “politica”.

Bisognerebbe avere la capacità di coniare un termine appropriato che definisca senza ombra di dubbio la somma di “telenovela e sceneggiata”: non è e non sarà facile, forse bisognerebbe bandire un particolare “premio” e assegnarlo a chi maggiormente lo avrà meglio definito. Un “premio”, certo, forse, è un’idea da sviluppare…

Non crediamo di essere i soli a pensarlo, sta di fatto che da quando il Matteo Salvini della “Lega” ha dato forfait mettendo Ko il Governo di cui era vice premier e ministro, abbiamo assistito a una serie di “eventi” definiti “politici” che hanno suscitato sconcerto, molto più di perplessità no stop. Per noi gli “eventi” che si sono susseguiti all’azione diretta del Salvini Matteo, che si sono concretizzati con il dialogo-matrimonio PD/5 Stelle, non hanno costituito sorpresa di sorta: avevamo ben compreso la situazione che si era determinata a monte già all’indomani delle elezioni europee. No, non avevamo la rituale “palla di cristallo” prerogativa di maghi e veggenti. Lo svolgersi degli avvenimenti era sufficiente a comprendere ciò che poteva accadere ed è accaduto. Il tutto sotto gli occhi di tutti: le azioni di “appoggio” portate avanti dai 5 Stelle per certe nomine-chiave in quell’ambito parlamentare altamente privilegiato doveva avere finalità ben precise, un retroterra di “accordi” stipulati in precedenza con il PD che poteva precludere, in tempi non tanto lunghi, soltanto alla fine de Governo Lega 5 Stelle

No, non seguiamo (e non amiamo) le teorie complottiste, ma semplicemente abbiamo osservato quanto andava accadendo “alla luce del sole”: fatti e non teorie.

Dunque, ora gli ultimi passi della “prima parte” della telenovela/sceneggiata, cioè l’avvio alla formazione del nuovo Governo. Seguirà la formazione “tecnica” di questo strano Governo con la nomina dei ministri e quindi il consequenziale (anch’esso prevedibile) seguito.

L’ultimo quadro della componente “sceneggiata”, la votazione dei militanti del Movimento 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau: in 73 mila al “televoto”, l’Italia tutta “appesa” a questa consultazione “privata” per far partire un Governo che la deve governare. Cosa dire?…

Suspence e ritardo per conoscere cosa fosse scaturito dalle pseudo urne della piattaforma Rousseau. A Milano fra “sgrammaticature istituzionali” (definizione Mentana nell’attesa dell’esito della consultazione), portone chiuso (dal portiere che aveva finito il suo turno) ai cronisti che attendevano l’uscita di Casaleggio che avrebbe dovuto annunciare l’atteso “responso”. Nulla di fatto, la parola a Luigi Di Maio (a Roma)  che aveva preannunciato una conferenza stampa per le 18.30. Ma l’orario slitta provocando le ipotesi più svariate. Alla fine, alle ore 19.23 il leader 5 Stelle si concede ai giornalisti e con il consueto sorriso smagliante annuncia come si è espresso il popolo 5 Stelle: che l’ottanta per cento del popolo pentastellato si è espresso a favore di un Governo presieduto da Conte, e appena il venti per cento ha espresso la contrarietà.

Chissà cosa ne ha pensato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella?…

“Il mondo intero” attendeva questo risultato, parola di Luigi Di Maio. Gli Italiani ringraziano per lo spettacolo “gratuito” loro offerto e per l’impegno profuso in queste ultime ore dai responsabili dem e pentastellati, spettacolo volto a programmare il bene del Paese.

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