Corte di Giustizia Europea condanna l’Italia per non aver combattuto la xylella degli ulivi pugliesi

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Secondo la Corte di Giustizia Europea l’Italia non ha ottemperato all’obbligo di impedire la diffusione del batterio Xylella Fastidiosa che provoca la morte di diverse piante, prevalentemente di ulivo.

Nel 2015 era stato imposto dalla Commissione Europea di rimuovere le piante infette insieme a tutti gli alberi nel raggio di 100 metri e di adottare la stessa misura in zone “cuscinetto”. I governi che si sono succeduti hanno preferito, anche a seguito delle vibranti proteste degli agricoltori, limitarsi all’abbattimento delle piante infette limitandosi al monitoraggio delle altre piante così la Commissione presentò ricorso alla Corte di Giustizia UE. Oggi i giudici europei dichiarano che l’Italia non ha rispettato la scadenza fissata al 14 settembre 2017 infatti a quella data 191 piante di ulivo su un totale di 886 infette non erano rimosse.

 

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