Le ore drammatiche del Governo giallo verde: venti di burrasca sulla tenuta

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Ha tutta l’aria di essere un tornado, potrebbe rivelarsi poco più che una bolla d’aria. L’ipotesi più accreditata infatti è che il leader leghista e vicepremier Matteo Salvini potrebbe ritirare i suoi ministri e questo farebbe cadere del tutto i già precari equilibri. La Lega smentisce l’ipotesi ma entrambi i vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sarebbero a Palazzo Chigi mentre sarebbero stati già ricevuti al Quirinale la presidente del Senato Elisabetta Casellati e il presidente della Camera Roberto Fico. In mattinata a colloquio con il presidente Mattarella anche il premier incaricato Giuseppe Conte.

La Lega ribadisce comunque la sua posizione: no a poltrone ma anche no ai “no”.

La priorità però -e pare sfugga a tutte le forze in campo- è quella della Legge di Bilancio e una caduta del Governo, piaccia o meno alle forze politiche, porterebbe quasi certamente a un governo tecnico. Ipotesi che cinicamente potrebbero cercare entrambi (Lega e M5S) per galoppare una nuova campagna elettorale sul contrasto al governo tecnico. Ipotesi non certo gradita però all’elettorato.

La situazione che si proporrebbe infatti, in caso di crisi di governo, sarebbe quella dello scorso anno con una Lega forte dei sondaggi (che la danno al 38%) ma con un reale 17% in mano. E un M5S che con i fuoriusciti non godrebbe nemmeno del suo 32.50% ottenuto alle ultime Elezioni Politiche.

Un baratro che l’Italia non può permettersi perché la esporrebbe a pressioni internazionali fortissime e poco gestibili in assenza di una classe politica adeguata.

Il Ferragosto si annuncia bollente. Non soltanto meteorologicamente parlando. Il tornado però potrebbe perdere potenza e -come auspicabile- risolversi in una bolla d’aria. (L.A.)


AGGIORNAMENTO – E tornado è stato: Salvini annuncia la crisi

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