ISA 2019 inaccettabile. I commercialisti chiedono la disapplicazione

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Inserzione pubblicitaria informativa a cura del

Dott. Mirco Arcangeli Commercialista

Catania – Milano

Quest’anno, come sappiamo, in seguito all’abolizione degli studi di settore, prendono l’avvio gli ISA (indici sintetici di affidabilità fiscale). Preannunciati come strumenti di verifica dell’andamento fiscale del contribuente in “compliance” con l’Agenzia delle Entrate, cioè in rapporto di collaborazione, sta trasformandosi in incubo da accertamento.

Infatti le ultime modifiche applicate con decreto del 23 agosto ultimo scorso, non fanno altro che gettare nel panico gli addetti ai lavori.

Infatti va sottolineato  che tali modifiche si dovranno applicare già in sede di calcolo degli indici sintetici di affidabilità fiscale per l’anno d’imposta 2018, motivo dell’aggiornamento del software per il calcolo da parte delle Entrate.

Come troppo spesso succede, non si consente di prendere confidenza con le novità nei tempi giusti. Mentre poi tra qualche anno, quando controlleranno gli atti saranno tutti bravi nel correggere gli errori.

È assurdo. Questo atteggiamento oltraggioso va censurato. Non è possibile in un mese ristudiare le procedure, rifare tutti i conteggi e spiegare ai contribuenti le opzioni disponibili.

Siamo nelle mani di nessuno.

Da ciò deriva che molti contribuenti che hanno già fatto i calcoli rischiano di doverli ripetere per verificare se le modifiche apportate hanno inciso sui ricavi o compensi stimati dal nuovo  accertamento induttivo

Questa la denuncia delle associazioni dei dottori commercialisti, che ritengono che “le modifiche di ferragosto ai modelli ISA sono inaccettabili”.

Le rilevanti modifiche ai dati dei modelli ISA precompilati, infatti, violano espressamente le disposizioni contenute nello Statuto del contribuente.

Per le Associazioni ADC e ANC, “è stata di fatto sancita la violazione delle disposizioni che regolano i rapporti di lealtà e collaborazione che dovrebbero sussistere fra fisco e contribuente”.

Per ADC e ANC la soluzione più opportuna, a questo punto, dovrebbe essere quella di una “totale disapplicazione degli indici Isa per il periodo d’imposta 2018”.

Ci auguriamo che un nuovo governo possa sanare questa “porcata” rendendo non vincolante la compilazione in questo primo anno di operatività.

 

Dott. Mirco Arcangeli commercialista in Catania e Milano

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