Il Cambiamento ha cambiato il Governo: si ferma qui il governo Conte

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Appena completato il discorso del premier Giuseppe Conte in Senato. Un lungo e intenso discorso nel quale il premier ha richiamato all’Ordine i suoi, specificando punto per punto perché ritiene legittima ma sbagliata nei tempi e nelle motivazioni la decisione del suo vicepremier Matteo Salvini di interrompere l’esperienza di questo Governo nato in maniera quantomeno anomala dall’alleanza fra Movimento 5 Stelle e Lega.

Al termine della discussione, al momento la replica del ministro Salvini, il premier Conte si reca al Quirinale dal Capo dello Stato Sergio Mattarella a rassegnare le dimissioni. Salvini replica immediatamente dopo i saluti con “rifarei esattamente tutto quello che ho fatto”.

Conte aveva parlato di opportunismo politico di Salvini che ha aperto la crisi immediatamente dopo l’approvazione del “decreto Sicurezza bis” parlando di “governo dei no” e replica ricordando tutte le azioni di questo anno di Governo ricordando come vi abbiano partecipato anche gli esponenti della Lega e zittendo subito quindi sul nascere alcune contestazioni in merito che proprio dai banchi della Lega stavano arrivando.

Rimprovera Conte l’ “imprudenza istituzionale” di aprire in pieno agosto la crisi di Governo per andare a elezioni in autunno facendo sì che il Bilancio dello Stato debba necessariamente andare in “esercizio provvisorio”.

È un durissimo atto d’accusa quello del premier dimissionario Giuseppe Conte. Un durissimo atto d’accusa che certifica come non sia possibile portare “cambiamento” in Italia. Il “cambiamento” infatti cambia i Governi e tutto rimane (rimarrà) immobile. Il Gattopardo insegna. (L.A.)

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