Oltre 400 razzi da Gaza verso Israele. Escalation di paura

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Torna altissima la tensione tra Gaza e Israele. Fino a ora sono più di 400 i razzi lanciati da Gaza su Israele. In risposta, Israele sta conducendo attacchi aerei su obiettivi in ​​tutta Gaza, incluso il quartier generale del movimento di Hamas, che governa l’enclave costiera, oltre a laboratori di missili e depositi di armi. Circa 200 obiettivi sono stati colpiti da sabato.
L’escalation è arrivata dopo che quattro palestinesi sono stati uccisi e 51 feriti negli scontri con le forze israeliane lungo il confine venerdì. Due soldati israeliani sono stati feriti dal fuoco dei cecchini palestinesi.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dato istruzioni all’esercito per rafforzare la presenza militare, con mezzi corazzati, artiglieria e fanteria, intorno alla Striscia di Gaza e per proseguire gli “attacchi massicci contro i terroristi”. Una brigata è stata dislocata al confine già questa mattina. “Ci prepariamo ad altri giorni come questi”, ha spiegato il portavoce dell’esercito, Ronen Manelis.
Fino a ora sono stati uccisi un israeliano e 8 palestinesi, tra cui una donna incinta e il suo bambino, mentre i feriti sono decine. L’esercito israeliano ha smentito le affermazioni delle autorità di Gaza e di Hamas secondo le quali un attacco israeliano avrebbe ucciso la madre e il suo bambino. “La propaganda dell’organizzazione terroristica al suo meglio”, ha twittato il portavoce dell’esercito israeliano, Ronen Manelis, affermando che la donna e il neonato “sono stati uccisi dalle armi di Hamas”. Manelis sta ripetendo un’affermazione fatta in precedenza dal portavoce dell’esercito in lingua araba secondo cui le morti sono state causate da un fallito lancio di razzi da parte di terroristi all’interno di un’area popolata da civili. Anche un altro portavoce militare, Jonathan Conricus, ha detto ai giornalisti che, secondo i dati dell’intelligence, “siamo fiduciosi” che le morti non sono state causate dagli attacchi israeliani, ma “da un razzo di Hamas sparato ed esploso dove non era previsto”. L’israeliano ucciso è un uomo di 58 anni, Moshe Agadi: un razzo palestinese ha colpito la sua casa ad Ashkelon, nel sud di Israele. L’uomo, secondo quanto ha raccontato il fratello Shmuel alla Radio Israeliana, era andato a fumare una sigaretta, e sorpreso dai razzi, non ha fatto in tempo a raggiungere il rifugio. “Hanno cercato di rianimarlo – ha spiegato il fratello – ma è morto mentre lo portavano in ospedale”. Agadi, padre di quattro figli, sarebbe la prima vittima israeliana degli attacchi missilistici di Gaza dal 2014.

L’escalation segue un periodo di calma relativa tra gli sforzi egiziani e delle Nazioni Unite per negoziare un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, in seguito alla recente esplosione alla fine di marzo. L’inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente, Nickolay Mladenov, sta lavorando per giungere a un cessate il fuoco tra Israele e il movimento islamico palestinese di Hamas. Nelle scorse ore anche l’Egitto era sceso in campo per mettere fine alle violenze, convocando i rappresentanti di Hamas e della Jihad islamica al Cairo.

“Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, condanna con fermezza il lancio di razzi verso il territorio israeliano, ribadisce che Israele, al pari di ogni Stato, ha diritto all’autodifesa e rinnova, a nome dell’Italia, un forte appello affinché cessino le aggressioni e le violenze”. E’ quanto si legge in una nota della Farnesina che “segue con attenzione e preoccupazione il grave riacutizzarsi delle tensioni a Gaza che, come già accaduto molte volte in passato, mettono a repentaglio tante persone”.

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