Mercatone Uno fallita: le reazioni della politica su Facebook

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In riferimento alla decisione del tribunale di dichiarare fallita la catena Mercatone Uno (vedi nostro articolo) riportiamo le principali dichiarazioni degli esponenti politici sul popolare social network Facebook.

 

LUIGI DI MAIO (M5S) – Da ministro del Lavoro non posso che essere preoccupato per la notizia della chiusura dei punti vendita Mercatone Uno in tutta Italia a causa del fallimento della Shernon Holding Srl. Ma non basta. Non è possibile che 1800 lavoratrici e lavoratori, oggi, in Italia, si ritrovino senza lavoro dal giorno alla notte e siano costretti a scoprirlo da un passaparola tra colleghi.

Anche per questo ho deciso di anticipare a dopodomani, lunedì 27 maggio, il tavolo che servirà prima di tutto a salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti di Mercatone Uno, ma anche a fare chiarezza sulla responsabilità della proprietà nella loro gestione. Su questo mi aspetto responsabilità e collaborazione da parte di tutti. Do quindi appuntamento a tutti al tavolo ministeriale di lunedì.

MATTEO SALVINI (LEGA) – Mi impegnerò personalmente incontrando sindacati, lavoratori, fornitori e proprietà, non si possono lasciare dipendenti a casa senza rispettare gli impegni presi – ha detto -. Anche su questo la nuova Europa che nascerà domani dovrà essere più forte nel difendere il lavoro” (Adnkronos)

NICOLA ZINGARETTI (PD) – È una vergogna, una crisi aziendale non può essere gestita in questo modo. Solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie. La vita vera demolisce la politica del Governo fatta solo di tweet. Non vi lasceremo soli

NICOLA FRATOIANNI (LA SINISTRA) – Sono allibito. 1.800 lavoratori dell’ex Mercatone Uno apprendono di notte e via Facebook del fallimento della Shernon Holding e della chiusura dei punti vendita in Italia.
Dalla sera alla mattina ci si ritrova senza lavoro. Da mesi c’erano avvisaglie sulla poca serietà della cordata che aveva acquisito la catena dei negozi. Tanto che io stesso avevo visitato due punti vendita, uno in Toscana e uno in Abruzzo, con due interrogazioni al Ministro di maio per avvertire dei rischi che i lavoratori mi avevano illustrato.
Perché non è intervenuto il governo?
Adesso arrivano in batteria le dichiarazioni di ministri e sottosegretari, ma in questi 8 mesi precisamente dov’erano?

STEFANIA PEZZOPANE (PD) – Non lasciamo soli i lavoratori. Governo batta un colpo. Sono a fianco dei lavoratori Pineto. Di Maio non ha più alibi, faccia il ministro e intervenga subito
“Ora Di Maio non ha più alibi. Terminata la campagna elettorale fatta di mirabolanti promesse e di rissa continua con il suo alleato di governo, ha il dovere di tornare al ministero e cercare di trovare una soluzione per la crisi della Mercatone Uno . Possibile che non fosse al corrente che la situazione stava precipitando? Trova normale il ministro dello Sviluppo economico che migliaia di lavoratori siano licenziati con un whatsapp? Il tavolo al Mise, necessario ed urgente, sia concreto perché lavoratori e lavoratrici sono disperati. Chiedo a Di Maio di fare finalmente il proprio mestiere, se lo sa fare, e di attivarsi da subito per dare una risposta a questi lavoratori. Dal canto mio sono vicina, come lo sono stata a suo tempo, ai dipendenti dello stabilimento di Pineto e alle loro famiglie che si ritrovano adesso di fronte a una situazione che solo un anno fa sembrava risolta. La stagione delle chiacchiere è finita. Chi governa ha il compito di risolvere i problemi e non di ignorali.”

 

 

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