Europee: alle urne fino alle 23

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Urne aperte per il rinnovo del Parlamento europeo. Si vota dalle 7 alle 23.

Si vota anche per la tornata di amministrative che vede al voto il Piemonte e alcune grandi città come Firenze, Perugia, Campobasso, Potenza, Bari, Livorno, Bergamo, Modena, Reggio Emilia e Lecce nonché per il rinnovo delle Amministrazioni in oltre 3.800 comuni, assieme alle elezioni suppletive della Camera dei deputati nei collegi uninominali 04 (Trento) e 06 (Pergine Valsugana) della XXVIII Circoscrizione Trentino-Alto Adige. Gli orari di affluenza alle urne sono uguali.

Per quanto riguarda le elezioni europee, tutti i cittadini maggiorenni degli Stati membri sono chiamati a scegliere i rappresentanti dell’Europarlamento.

L’organismo è composto da 751 deputati, compreso il presidente, e il numero di rappresentanti per ogni Paese è proporzionale alla popolazione. Sono quasi 51 milioni (50.952.719 per l’esattezza) gli elettori chiamati a votare per i membri del parlamento europeo spettanti all’Italia.

L’Italia oggi deve eleggere 76 eurodeputati: il numero, con la decisione del Consiglio europeo 2018/937, è stato aumentato da 73 a 76 in conseguenza dell’annunciata Brexit. Soltanto 73 eletti si insedieranno subito mentre i restanti tre potranno farlo quando l’addio del Regno Unito all’Ue sarà giuridicamente effettivo. Sono cinque le circoscrizioni elettorali per l’Italia: Italia nord-occidentale (20 seggi), Italia nord-orientale (15), Italia centrale (15), Italia meridionale (18), Italia insulare (8).

Il sistema elettorale è proporzionale puro con il metodo dei quozienti interi e dei più alti resti. La soglia di sbarramento alle liste per partecipare al riparto dei seggi è del 4% dei voti validi ottenuti a livello nazionale.

È possibile esprimere fino a un massimo di tre voti di preferenza, ma attenzione al genere. L’elettore può esprimere il proprio voto di lista tracciando con la matita copiativa un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene. Non è un obbligo, ma si possono esprimere fino a tre voti di preferenza. Tuttavia chi decide di esprimere due preferenze deve farlo per un uomo e una donna. Chi esprime tre preferenze deve scegliere almeno un candidato di sesso diverso dagli altri. Infatti se si esprimono più preferenze per candidati dello stesso sesso, sono annullate quelle successive alla prima.

Una sola preferenza può essere indicata per i candidati compresi nelle liste di minoranze linguistiche. I candidati per i quali si esprime la preferenza devono essere compresi nella lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo, con la matita copiativa, nelle apposite righe tracciate accanto al contrassegno della lista votata, il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti compresi nella stessa lista. Se ci sono candidati con lo stesso cognome, bisogna scrivere sempre nome e cognome e, se necessario, la data e il luogo di nascita. Qualora il candidato abbia due cognomi, l’elettore, può scriverne uno solo tuttavia, nel caso ci sia possibilità di incorrere in confusione, bisogna indicare entrambi i cognomi.

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