Sanità: inchiesta a macchia d’olio, già 15 indagati

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Si allarga l’inchiesta sulle tangenti che già ieri ha portato la Procura all’emissione di vari provvedimenti. È una maxi inchiesta sulla sanità quella coordinata dal procuratore capo Carmelo Zuccaro. In totale gli indagati sono 15 e l’indagine è affidata al pool di magistrati che lavora al contrasto dei reati dei colletti bianchi coordinato dal Pm Fabio Regolo.

Gli indagati sarebbero quindi 17. Per il reato di concorso in turbativa d’asta sono indagati Giuseppe Morgia, direttore dell’Urologia del Policlinico; Sebastiano Cimino, ex capogruppo del Mpa al Comune di Catania nonché collaboratore di Morgia; Tommaso Massimo Castelli, dirigente medico dell’Urologia del policlinico (membro della commissione tecnica); Federico Nicolosi, dirigente medico Urologia (coordinatore della commissione tecnica); Francesco Curto, dirigente dell’Urologia dell’ospedale civile di Ragusa (componente della commissione tecnica della gara di bacino); Antonino Di Marco, rappresentante di prodotti sanitari per la C. Bua Srl; Massimiliano Tirri, responsabile commerciale della C. Bua Srl; Davide Della Porta, capo area Sud della Karl Storz endoscopia Italia Srl; Sebastiano Antonio Caudullo, agente di commercio della Presifarm Srl, che commercializza i prodotti della multinazionale americana Bd Bard; Maurizio Francesco Lagattolla, agente della Boston Scientific Spa; Pasquale Gianfranco La Rosa, dirigente Urologia del Garibaldi Nesima (membro della commissione tecnica della gara di bacino); Sebastiano Chiaramida, rappresentante legale della Chirmedical di Chiaramida Sebastiano e distributore dei prodotti medicali della Cook Italia Srl; Domenico Fabio Guarcello, dipendente della C. Bua Srl.

Tutti sarebbero accusati di aver “turbato” la gara di bacino da 55 milioni di euro. Secondo la Procura “In particolare con collusioni e mezzi fraudolenti turbavano la regolarità della gara in quanto Morgia, pur non avendo alcun ruolo formale, dopo aver formulato lotti su misura per la C. Bua Srl e la Presifarm Srl, formando il capitolato tecnico formalmente firmato tra gli altri da Cimino, suo stretto collaboratore, gestiva di fatto tutta la procedura di gara, rivelava notizie riservate al Tirri e al Di Marco, soprattutto in merito alle rimostranze avanzate dai concorrenti della C. Bua per consentire loro di preparare ad ogni occasione le opportune contromisure, suggeriva dichiarazioni da depositare…concordava con Di Marco e Tirri la documentazione tecnica da inviare per falsare le comparazioni tecniche con eventuali concorrenti come avvenuto nel caso del prodotto fibre, interloquiva indebitamente su sollecitazione di Sebastiano Caudullo, agente di commercio della Presifarm, sulla eventuale riformulazione dei lotti in modo da individuare la soluzione per escludere concorrenti evitando per quanto possibile ricorsi delle ditte concorrenti, come la Di Emme Import Srl, rassicurava Maurizio Lagattolla sull’esito delle riunioni della commissione esternando il suo controllo sulla stessa commissione, contattava e di fatto dirigeva nella loro opera i membri della commissione tecnica di gara Castelli, Nicolosi e Curto, dettando loro i tempi e suggerendo decisioni da adottare per escludere eventuali concorrenti delle ditte”.

Altre due persone, responsabili di una nota agenzia di viaggi, sarebbero indagate per concorso in riciclaggio. Per occultare la tangente destinata al primario Morgia avrebbero emesso fatture di favore, cioè con descrizione alterata.

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