Non c’è pace per i vertici INPS, rinuncia alla nomina Francesco Verbaro

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Secondo quanto appreso e diffuso oggi da Adnkronos/Labitalia, Francesco Verbaro starebbe valutando di rinunciare alla nomina di sub commissario dell’Istituto a fianco del commissario Pasquale Tridico.

Salta quindi Verbaro, nome scritto nero su bianco sul decreto interministeriale rimasto fermo al ministero dell’Economia. E se nelle ultime ore si era parlato di una presunta incompatibilità di cariche, sembra che il suo ritiro ai vertici dell’Inps sia in realtà dovuto a motivi personali. La questione è arrivata alla riunione di Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

A quanto si apprende, sarebbe già spuntato il nome di un possibile sostituto, una carta che al momento resta coperta mentre, secondo fonti di governo M5S, non sarebbe sul tavolo il nome di Mauro Nori, caldeggiato dalla Lega nelle settimane scorse. Nel corso del vertice, viene riferito dalle stesse fonti, sarebbe stato fatto il punto solo sul decreto per i truffati delle banche e sul nodo Inps. Nessun passaggio su altre nomine attese a stretto giro di posta, vale a dire Fincantieri, Snam, Italgas.

Su Fincantieri, rimasta dunque fuori dal tavolo di Palazzo Chigi, le posizioni tra Lega e M5S sarebbero al momento distanti: si lavora a una mediazione. Una delle ipotesi accarezzata dai 5 Stelle, viene spiegato da fonti qualificate, sarebbe quella di riservare all’attuale ad, Giuseppe Bono, il ruolo di presidente con ampie deleghe da affiancare a un nuovo ad. Ma l’offerta sarebbe stata rispedita al mittente dallo stesso Bono, che, in questo, avrebbe l’appoggio della Lega, decisa a lasciare la situazione ai vertici di Fincantieri invariata alla luce dei risultati messi a segno dall’attuale gestione. E anche tra i 5 Stelle si fa spazio la convinzione che difficilmente si potrà incidere sui vertici dell’azienda pubblica della cantieristica navale.

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