Tentò di bruciare vivi ex moglie e compagno: condannato a 12 anni di carcere

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Si è concluso il processo di primo grado a carico di Fortunato Di Giuseppe Taormina, 57 enne di Mascali che quattro mesi fa provò a uccidere l’ex moglie con il suo attuale compagno dando loro fuoco al termine di una violenta lite al culmine della quale getto addosso ai due del liquido infiammabile. Il GUP di Messina lo ha condannato a 12 anni di reclusione. Le due vittime rimasero gravemente ustionate, lui con ustioni sul 30% del corpo e lei con ustioni sul 60% del corpo. L’uomo infatti dopo aver provocato le fiamme le versò addosso dell’altro liquido infiammabile. Per il PM l’azione fu chiaramente premeditata, tesi accolta dal Gup che ha anche fissato una provvisionale pari a 30 mila euro per la donna ed a 15 mila euro per l’uomo. Entro 30 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.

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Secondo la d.ssa Anna Maria Arena, PM del processo l’uomo aveva la chiara intenzione premeditata di uccidere le due vittime, cosa che non riuscì solo a causa del provvidenziale intervento tempestivo di alcuni passanti e per questi motivi, uniti a precedenti aggressioni nei confronti della coppia la Pubblica Accusa aveva chiesto 20 anni di reclusione.

Per la difesa invece si sarebbe trattato di dolo d’impeto. L’avvocato Epaminonda infatti ha sostenuto in aula sia l’immediata confessione del reo sia la dichiarata volontà risarcitoria dello stesso.

 

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