Manovra, slitta maxiemendamento

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[AdnKronos]

 

Slitta l’arrivo al Senato del maxiemendamento del governo contenente la manovra economica: sarà presentato domani alle 14.00. Poi a partire dalle 16.00 inizierà la discussione generale sulla fiducia, che durerà 4 ore. Seguiranno le dichiarazioni di voto con diretta televisiva a partire dalle 20.30 e quindi la prima chiama. Ad annunciare i tempi dei lavori dell’aula di palazzo Madama è stata la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. “Pur comprendendo le difficoltà del governo che ci sono state anche in relazione con l’interlocuzione con l’Europa – ha detto Casellati che è stata interrotta più volte durante il suo intervento in aula a causa delle proteste dei senatori di opposizione – mi corre l’obbligo di invitare la maggioranza e il governo ad avere – ha sottolineato – un percorso legislativo più regolare, e non con questa tempistica a singhiozzo, rispettoso dell’assemblea del Senato”.

Il premier Giuseppe Conte ha detto riguardo al maxiemendamento: “Ci stiamo lavorando, siamo al rush finale. Ci rendiamo conto che siamo in zona Cesarini, ma nella giornata di domani – ha aggiunto – auspico possa essere approvata la manovra al Senato”. Poi, commentando le critiche che l’ex premier e ora senatore a vita Mario Monti ha rivolto al governo per non aver rispettato il Senato, impedendogli di esaminare la legge di Bilancio, il presidente del Consiglio ha spiegato: “Ci sarebbe piaciuto lasciare un più ampio margine e agio al Parlamento per poter discutere ed esaminare la manovra. Ma non abbiamo alcun imbarazzo né senso di colpa. Il negoziato – ha osservato – si conduce tra due parti e se fosse dipeso da me lo avrei concluso il giorno dopo, rispetto a quando è iniziato. Non mi devo giustificare se abbiamo impiegato tutto questo tempo”. Alla luce del prolungamento dei tempi di approvazione della Legge di Bilancio, è stata posticipata alla prossima settimana la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio.

Le opposizioni vanno all’attacco dopo lo slittamento dell’arrivo in aula del maxiemendamento. “Una vergogna“, dice il presidente dei senatori del Pd Andrea Marcucci parlando del modo di procedere della maggioranza sulla manovra. Per protesta i senatori dem hanno occupato simbolicamente l’aula di palazzo Madama per circa mezz’ora dopo la fine dei lavori. Poi, anche a seguito deli buoni uffici del Questore anziano Antonio De Poli, i senatori del Pd hanno lasciato l’emiciclo, ponendo fine all’occupazione.

Su Facebook il senatore del Pd Matteo Renzi scrive: “Anche oggi un rinvio: il governo non riesce a chiudere la legge di bilancio. Non credo che lo facciano volutamente: penso siano semplicemente incapaci. Capisco che dirlo non sia elegante ma ci sono dei momenti in cui i giri di parole non servono: questi si stanno dimostrando clamorosamente incompetenti e purtroppo si vede. Prima o poi in Italia la serietà tornerà di moda”.

Affondo contro la maggioranza anche da parte della presidente dei senatori Fi Annamaria Bernini: “E’ una cosa sconcia nei confronti del popolo italiano, uno sfregio non a noi ma ai vostri rappresentati. Una Caporetto per il governo che non presenta l’emendamento non è per ragioni tecniche, ma politiche. Non ce la fa…”.

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