Dottoressa colpita con cacciavite fuori dall’ospedale di Crotone, salvata da immigrato

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La dottoressa Maria Carmela Nuccia Calindro deve la sua vita a un ambulante maghrebino, Mustafa El Aoudi che è riuscito a bloccare l’aggressore prima che accadesse l’irreparabile.

I fatti. La dottoressa aveva appena ultimato il suo turno all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone quando un uomo, Luigi Amoruso di 50 anni, a volto coperto e con indosso un copricapo l’ha affrontata colpendola più volte con un cacciavite e procurandole profonde ferite alla testa e al collo. Le urla della dottoressa hanno attirato l’attenzione del venditore ambulante che si è subito lanciato contro l’aggressore riuscendo, dopo una colluttazione, a immobilizzarlo al suolo fino all’arrivo della Polizia che lo ha poi arrestato con l’accusa di tentato omicidio. La donna, ricoverata in codice rosso nello stesso ospedale, non è fortunatamente in pericolo di vita.

Il movente. La dottoressa presta servizio presso il reparto di medicina dove lo scorso anno la madre dell’aggressore era stata ricoverata e dove, poche settimane dopo era deceduta a causa di complicazioni del quadro clinico complessivo. All’epoca lo stesso Amoruso aveva presentato denuncia contro l’intero reparto ritenendo la morte addebitabile a un caso di malasanità. Poche settimane dopo però aveva ritirato la denuncia. Oggi l’epilogo e la decisione, che a parere del procuratore della Repubblica sarebbe premeditata, di uccidere la dottoressa Calindro.

Purtroppo non è la prima volta che si verificano fatti di tale gravità nella struttura sanitaria calabra.

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