A Piedimonte Etneo il 4° Trofeo podistico della vendemmia – Diario della corsa

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4° TROFEO DELLA VENDEMMIA

10^ Tappa Progitec Challenge Catania Corre 2018

 

di Remigio Di Benedetto

E il “Catania Corre” questa volta ci fa “correre” a Piedimonte Etneo, ospiti della  ormai tradizionale “Festa della Vendemmia” giunta alla ventunesima edizione.

Alle 8 e mezza quando giungo nel bel centro etneo, mi rendo conto che  la macchina organizzativa (Virtus Acireale e “famiglia Ragonese”) è probabilmente, anzi sicuramente in movimento dall’alba; gonfiabile, cronometristi, giudici, volontari, vigili ecc., tutti gli elementi necessari allo svolgimento della manifestazione sono già al loro posto. A noi podisti il solo compito del ritiro pettorali, riscaldamento e poi tutti sotto il gonfiabile. Alle 9 e mezza puntualmente siamo convocati sotto il gonfiabile; a dire il vero siamo un “poco strettini”. L’avvenimento sportivo, infatti, ha attirato ben 153 podisti tra i quali 25 belle femminucce, che si misureranno su un percorso di un chilometro caratterizzato da un  saliscendi “spezza gambe”. Viene convocato il signor Sindaco per dare il via alla corsa e al suo semplice ma perentorio “pronti via” scattiamo tutti a grande velocità. Il “gruppone” affronta la prima svolta e dopo una ventina di metri ci troviamo di fronte a una lunga e ripida discesa. Nessun problema per chi ha vent’anni o poco più, ma per chi come me vent’anni li ha già fatti 3 volte, la prudenza è d’obbligo. L’invitante discesa mette a dura prova i nostri muscoli, le nostre giunture e per quanto noi provvediamo a “oliarle” spesso, gli “scricchiolii” non mancano. Davanti a me vedo nel gruppo l’amico e avversario Giulio Caniglia, (Atletica Sicilia) ma molto più avanti si sono lanciati in discesa coraggiosamente, Mario Scarinci (Runcard) e Francesco Militi (Etna Running). Termina la discesa svoltiamo a destra e la strada diviene “ondulata”. Al successivo cambio di direzione, come era prevedibile, la strada inizia a salire e per giunta corriamo su un basolato sconnesso dove è facile prendere qualche storta, scivolare, inciampare.. d’altronde questi sono gli “incerti del mestiere” per il podista. La salita prosegue ma termina il basolato; io seguo sempre Giulio che mi dà il giusto passo, anche se so che difficilmente potrò resistergli fino alla fine. Siamo al “rifornimento”, ma lo rinvio ai prossimi giri, sono ancora “fresco” e passo oltre. C’è una svolta e ritroviamo “l’odioso” basolato, poi eccoci nuovamente sulla dirittura di arrivo. E’ il primo passaggio sotto il gonfiabile, urla di incoraggiamento, foto, lo scenario di sempre. Prima della discesa trovo “appostata” la mia dolce metà che scatta foto, un sorriso e via. A capofitto mi lancio nella discesa in fondo alla quale vedo Mario  Scarinci e Francesco Militi ancora molto lontani ed al momento in testa alla nostra categoria. Al rifornimento questa volta “apprezzo” l’acqua con la quale faccio una “microdoccia”; forse qualcuno preferirebbe un “goccetto” spillato dalle artistiche botti esposte sulla dirittura d’arrivo ma non penso sarebbe “ristoratore”. Siamo al terzo giro. Alla prima svolta la mia consorte mi immortala nuovamente con uno scatto fotografico, ma la forza di sorridere è sempre di meno. Progressivamente mi avvicino a Scarinci e Militi che supero prima del termine della terza tornata. Dopo il passaggio sotto il gonfiabile mi rendo conto che Caniglia è ancora davanti a me a pochi metri, ma lungo il quarto giro, il mio passo si “appesantisce” un poco e Giulio se ne va con la sua caratteristica andatura. Il rifornimento d’acqua è sempre più “apprezzato” da tutti, la temperatura è sempre più calda e la salita appare sempre più ripida. Sono all’ultimo giro e alle mie spalle arriva “la testa della corsa” rappresentata da Vito Massimo Catania (ASD Universitas Palermo) seguito a breve distanza da Gianluca Bruno (ASD Atletica Misterbianco) che mi doppiano con un passo per me da “Formula Uno” podistica. A mia volta ho già raggiunto la “coda della corsa”, superando alcuni amici come Agostino Arena (UNVS Catania), Antonino Strano (ASD Fortitudo Catania).  La parte finale del percorso, quando la strada si impenna, la gestisco senza faticare più di tanto. La piazza d’onore della categoria dietro a Giulio e davanti alla coppia Scarinci Militi che stanno lottando alle mie spalle, per il gradino più basso del podio, mi sembra un ottimo risultato in una gara bella e difficile. Sul rettilineo la folla è sempre più agitata. Hanno già tagliato il traguardo i giovani Allievi tra i quali ha sbaragliato il campo Matteo Triscali (ASD Monti Rossi Nicolosi) e le femminucce più veloci, con Valentina Lo Nigro (SAL Catania) prima assoluta davanti a Patrizia Strazzeri (ASD Fortitudo Catania). È il momento del mio arrivo, mentre la simpaticissima e volenterosa Desirèe Ragonese quasi mi sbarra la strada con una transenna.. ma è tutto a posto, la mia fatica è terminata e sono una “fontana di sudore”. Per i “giovani” che percorrono gli 8 chilometri c’è ancora un poco di fatica, poi giunge solitario Vito Massimo Catania, primo senza difficoltà su Gianluca Bruno.

Un rapido cambio d’abito e c’è il passaggio dal “banchetto ristoro” riservato ai podisti, sul quale si lancia anche chi un metro di corsa non lo ha fatto e che viene prontamente pubblicamente rimproverato da Sebastiano Ragonese, responsabile organizzativo della manifestazione. Dopo avere gareggiato conquistando il terzo posto assoluto, Sebastiano, infatti, trova ancora la forza di salire sul palco per la premiazione, prendere il mano il microfono e fare lo speaker, chiamando sul palco tutti gli atleti, un personaggio straordinario. Al suo fianco sul palco Desirèe fa il possibile e l’impossibile mentre la signora Ragonese posizionata di fronte al palco provvede al servizio fotografico che sicuramente apparirà su Facebook.  Sebastiano scherzosamente annuncia anche la sua premiazione, terzo assoluto.

E allora ci complimentiamo con la società organizzatrice, la Virtus Acireale del presidente Antonino Leotta, con Cinzia Leotta che abbiamo visto sempre “in prima linea” e con la famiglia Ragonese “tuttofare”. Un grazie va comunque a tutti coloro che si sono adoperati per l’ottima riuscita della manifestazione.

Una manifestazione molto bella, incorniciata dalla Festa della Vendemmia, arrivederci al prossimo anno.

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