L’Eris inaugura la panchina rossa contro il femminicidio

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Giornata piena di partecipazione e commozione, sabato 19 maggio, per gli allievi e le allieve della sede Eris di via Merlino a Catania, dove è stata inaugurata la panchina rossa in memoria di Giordana Di Stefano, vittima di femminicidio ad opera dell’ex compagno. L’evento ha costituito un importante momento di riflessione grazie agli interventi di Vera Squadrito, madre di Giordana e Giovanna Zizzo madre di Laura Russo, uccisa dal padre nell’agosto 2014. “Il dolore per la perdita delle nostre figlie è una condanna che durerà per sempre così come la volontà di ottenere giustizia. Per far sì che casi come questi non accadano più bisogna concentrarsi e portare avanti un lavoro culturale e sociale profondo”, hanno dichiarato, in maniera unanime, le due madri. Importante anche l’intervento del sostituto procuratore Generale presso la Corte d’appello di Catania, Angelo Busacca, che ha illustrato i passi in avanti fatti dalla legislazione, negli ultimi anni, per i casi di violenza, persecuzione o stalking. Infine, i saluti del direttore generale Antonio Oliveri che ha tenuto a precisare l’importanza della comunità: “Nelle classi, riuscendo a creare i giusti rapporti, si formano i valori che ci permettono di avere le bussole per orientarci nel mondo che ci circonda”.

La mamma di Giordana, fondatrice dell’Associazione “Io sono Giordana” ha voluto donare il premio Giordana alla tutor Emanuela Finocchiaro per il suo impegno nella lotta al femminicidio, promossa grazie all’opera di sensibilizzazione profonda attuata all’interno delle varie classi.

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