LA NAZIONALE DI VINCENZO MALATINO SECONDA AI MONDIALI DI BEACH HANDBALL SI QUALIFICA ALLE OLIMPIADI DEL 2018 A BUENOS AIRES
di Marco Di Marco
16 luglio 2017
La Sicilia è sempre presente al top nello sport mondiale.
Numerosi sono stati i campioni Siciliani che hanno dato lustro e visibilità alla nostra meravigliosa terra.
Da sempre, una parte di Sicilia è presente nelle imprese sportive delle squadre nazionali Italiane, dal calcio alla scherma o all’atletica o, in questo caso, ad uno sport che dal prossimo anno sarà abbinato alle discipline olimpiche, la Beach Handball o pallamano su spiaggia che dir si voglia.
Vincenzo Malatino nato a Grosseto, storico e inossidabile allenatore della nazionale giovanile di Beach Handball, è per metà Siciliano grazie al padre Francesco nato a Francavilla di Sicilia in provincia di Messina e pluridecorato Maresciallo dell’Aeronautica Militare Italiana, Vincenzo Malatino non ha mai rinnegato le sue origini esaltando tutte le migliori virtù di noi Siciliani mixandole abilmente con il carattere particolarmente deciso e volitivo dei grossetani.
Anche grazie a lui, senza dimenticare le grandi prestazioni dei giovani, la Nazionale di Beach Handball under 17 ha raggiunto una storica qualificazione alle Olimpiadi che si disputeranno nel 2018 a Buenos Aires in Argentina.
Mai una Nazionale giovanile Italiana di Beach Handball aveva raggiunto una qualificazione alle Olimpiadi.
I giovani allenati dal coach Malatino hanno ottenuto il visto dopo una serie di risultati a dir poco prestigiosi e sempre in progressivo miglioramento, dal bronzo dell’estate scorsa agli europei all’argento conquistato ai mondiali disputati nelle isole Mauritius.
Segno evidente di una seria programmazione e costante crescita del movimento nazionale della FIGH Federazione Italiana Giuoco Handball.
Nella splendida cornice offerta dalle isole Mauritius, con un pizzico di rammarico, ma con grande orgoglio, gli azzurrini hanno perso 2-1 (27-24, 18-24, 7-6) agli shot out (i rigori in movimento) contro la Spagna.
Dopo aver perso il primo set di misura 27 a 24, i giovani ragazzi allenati da Malatino, vincendo la naturale emozione tipica delle finali, dominavano il secondo set 24 a 18. Tutto lasciava presagire una storica impresa ma, dopo essere stati in vantaggio 6-2, la maggiore esperienza e freddezza degli spagnoli ha avuto il sopravvento approfittando del calo di tensione degli azzurrini.
La favoritissima Spagna ottiene così, fortunosamente, l’oro mondiale che si aggiunge ai due ori di fila conquistati agli europei.
Ad un passo dalla storia la Nazionale di Beach Handball che nel corso del torneo aveva vinto 6 partite su 8 superando 2-0 l’ostica Russia in semifinale e battendo Paraguay e Argentina nei quarti e Nuova Zelanda, Australia e Portogallo nel girone di qualificazione.
Le uniche sconfitte contro la fortissima compagine spagnola, 2-0 nei gironi e 2-1 in finale.
Grande soddisfazione in casa Italia anche per quanto riguarda i premi individuali della manifestazione: Davide Notarangelo è stato nominato miglior ala sinistra, mentre Marco Mengon è stato votato quale miglior difensore mondiale.
Raggiunta la qualificazione e con un anno di preparazione alle Olimpiadi, siamo sicuri che il lavoro del Mister Malatino che dal 2000 cura gli aspetti tecnico tattici degli atleti in nazionale, dovrà potenziare ancor di più quello psicologico.
Concentrazione e freddezza non dovranno mai mancare dal primo all’ultimo secondo di gara.
Vincenzo Malatino, insegnante di educazione fisica all’istituto superiore “Leopoldo Lorena” di Grosseto il prossimo anno, governo permettendo…, dovrebbe andare in pensione e potrà così dedicarsi, se possibile, con ancor più impegno e tempo all’attività di allenatore delle nazionali giovanili di Beach Handball maschili e femminili.
A nostro modesto parere la FIGH dovrebbe rinforzare il già qualificato staff tecnico della Nazionale con un’altra eccellenza Italiana della Pallamano il prof. Pippo Malatino siciliano DOC, che da anni ottiene prestigiosi risultati sportivi a Ventimiglia in Liguria.
Un altro Malatino? Certamente sì! Se uno ha guidato gli azzurrini a storici traguardi, con due il risultato è assicurato.
Due Siciliani che, come spesso succede, ottengono il giusto riconoscimento alle loro professionalità lontani dalla Sicilia, quando verrà smentito l’antico detto “nemo profeta in patria”?