Sereni, distesi e analfabeti: ovvero l’eterna pena dei Siciliani

Condividi questo articolo?

di Guido Di Stefano

 

Così hanno voluto e ridotto tutti i popoli “creativi” e in tutti i continenti  i vari colonizzatori, predatori, “unitaristi”, universalisti o mondialisti, globalizzatori, portatori di nuovo ordine. Non lasciamoci ingannare dalla semplicità dei  termini, da intendersi, a nostro avviso, nella  tragica realtà dei fatti passati, presenti e “in itinere”  e precisamente:

sereni per non dire abulici, indifferenti e/o avulsi da ogni contesto di riferimento attuale  e futuro;

distesi per indicare la posizione di zerbini per terra o peggio di cadaveri in fondo alla fossa ;

analfabeti nel senso di poco o nulla istruiti, negati a un qualsiasi  pensiero proprio, incapaci di intendere “scritti e orali” ma semplici registratori e riportatori del pensiero unico “superiore”, vento turbinoso per le grandi menzogne miscelate a brandelli di verità minuscole e distrattive e sovraccaricate da sapienti disinformazioni e dispersive sovrainformazioni: insomma quanto occorre per trasformare un semplice stagno in un oceano da “tregenda”.

Convenendo che i  detentori di immeritato potere (per lo più “raccattato”), qualunque esso sia,  sono imputabili le più grandi tragedie e i crimini più efferati  contro l’umanità  e che uno Solo è veramente Santo e Giusto e non cerca il plauso del grande “mainstream” degli autoproclamati giusti e santi “gestori” terreni, passiamo ora ai fatti di casa nostra, sulla quale soffiano preoccupanti venti di tempesta.

La nostra Sicilia ha vissuto le ondate della santa inquisizione: molti innocenti ha reso sereni e distesi rispedendo le loro  anime al Creatore, molti altri si sono salvati impoverendosi con la fuga e molti hanno accettato in silenzio l’analfabetismo;  ha “subito” la liberazione e l’annessione eventi che hanno comportato tanti morti (“briganti” furono definiti, addirittura qualche milione in tutto il meridione si dice) e ha “gioito” per la eliminazione delle scuole per quindici anni (come dire “beata ignoranza”): nessuno ne parla!

La storia però tende a ripetersi! Leggete ora la “leggenda metropolitana” che, sommessamente, volteggia nell’aere siciliano. Una  persona di rilievo tra i così detti amici Inglesi (gli stessi condiscendenti a liberazione, annessione, de-brigantaggio, chiusura delle scuole nel 19° secolo) si sarebbe incontrata,  in questo anno di (dubbia) grazia 2017 dell’era volgare,  con i “nuovi nobili” operanti in Sicilia e avrebbe prospettato una nuova chiusura per quindici anni delle scuole in Sicilia per stimolare la riscoperta e la rinascita degli antichi mestieri  e arti e risolvere così i problemi  relativi a lavoro e occupazione! Una vera genialata, no?  Ma a chi e a quale prezzo dovrebbe essere venduta la merce prodotta dai “redivivi” artigiani in questa isola già colonia del vasto e spietato impero della globalizzazione? Verrebbero i detentori dei vari poteri, i politici generici, i loro “supporters”, i loro cortigiani, i fantomatici turisti d’occidente (quelli d’oriente sono nostri nemici per volontà degli aspiranti “nuovi ordinatori mondiali”)?

Se fosse avvenuto veramente detto leggendario incontro sarebbe avvolto nel mistero più buio. Dove e come è sbarcata questa persona senza essere notata? Con un aereo di linea all’aeroporto civile? Con una nave o yacht passeggeri in un porto civile? O piuttosto con un mezzo militare (aereo o marittimo) in una base militare (americana o detta NATO)? Forse a Sigonella o Augusta? Non si può affermare e non si può escludere. Resta certo il fatto che queste basi ultraprotette e non controllabili dalle autorità isolane e statali sono una vera “iattura”: chiunque e qualunque cosa può “depositarsi” in Sicilia nella nostra completa ignoranza di “analfabeti” per costrizione: dal semplice militare al capo  straniero (di stato o della NATO), dalla matita alla testata nucleare, dal telefonino alla centrale di ascolto o trasmissione, forse anche dal MUOS attuale ai vecchi sistemi LORAN, ECHELON (come sembra indicare la foresta di antenne svettanti su monte Lauro dove abbiamo più volte ammirato anche pallide e strane sfere)  e fors’anche HAARP (c’erano tracce perdute sui Nebrodi?).

E i nostri governanti stanno a guardare, ammesso che  guardino e ascoltino e non si limitino, tra tutte le aperture che hanno in testa, a usare  soltanto la bocca per autocelebrarsi e annunciare un futuro che non verrà. Intanto constatiamo in questo inizio del 2017 l’intensificarsi degli attacchi a tutto campo (istituzionali e non, interni ed esterni all’isola) contro la Sicilia e i Siciliani. Chissà perché! Siamo confinati in una realtà da inferno dantesco per cui riteniamo poter ripetere (parafrasando il poeta) “godete potenti poichè siete sì grandi che per cielo-terra-mare battete l’ali e per lo inferno il vostro nome i spande”. A volte sembra che i personaggi degli inferi danteschi si sono reincarnati per ripetere e aggravare in chiave moderna i loro perniciosi errori, in danno della Sicilia e dei Siciliani.

Ma torniamo subito all’autoproclamata perfezione nostrana, ancora oggi inseguita.

Sulla GURS (Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana) Parte I, n. 10, del 10.03.2017 troviamo le testimonianze dell’affannosa ricerca di perfezione in linguaggio accettato dai vertici. Vi alleghiamo brevemente tre passi.


1-ASSESSORATO DELLʼAGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA

Ulteriori modifiche al bando pubblico di attuazione della Priorità 1 – Sviluppo sostenibile della pesca, misura 1.41, paragrafi 1 e 2 – PO FEAMP 2014/2020.

Con D.D.G. n. 739 del 23 dicembre 2016, è stato approvato, nell’ambito del PO FEAMP 2014/2020, il bando pubblico di attuazione Priorità 1 – Sviluppo sostenibile della pesca, art. 41, paragrafi 1 e 2 – Efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici, di cui al reg. UE n. 508 del 15 maggio 2014 e con D.D.G. n. 17 del 20 gennaio 2017 è stato revisionato il suddetto bando e gli allegati.

A seguito di osservazioni pervenute, sono state apportate al bando ulteriori piccole modifiche approvate con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale della pesca mediterranea n. 55 del 23 febbraio 2017 (paragrafi 3.2, 6.1 e allegato G).

Con tale bando, i potenziali beneficiari sono invitati a presentare, entro le ore 13,00 del 31 marzo 2017, proposte progettuali per la concessione di aiuti per la realizzazione di progetti di ammodernamento e sostituzione motori a carico delle imbarcazioni da pesca.

Il testo integrale del bando e degli allegati è disponibile nel sito istituzionale del Dipartimento regionale della pesca mediterranea.

(2017.8.476)126


2-ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Approvazione delle modifiche apportate allo statuto dell’IRSAP.

Con decreto dell’Assessore per le attività produttive n. 200 del 9 febbraio 2017, sono state approvate le modifiche apportate allo statuto dell’IRSAP con delibere del consiglio di amministrazione n. 3 del 9 agosto 2016, n. 4 del 31 agosto 2016, n. 6 dell’8 settembre 2016, n. 9 del 25 ottobre 2016 e n. 10 del 16 novembre 2016   . (2017.7.365)052


3-AVVISO DI RETTIFICA  (L’avviso di rettifica dà notizia dell’avvenuta correzione di errori materiali contenuti nell’originale o nella copia del provvedimento inviato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L’errata-corrige rimedia, invece, ad errori verificatisi nella stampa del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale.))

LEGGE 11 agosto 2016, n. 17.

Disposizioni in materia di elezione del sindaco e del consiglio comunale e di cessazione degli organi comunali.

Modifica di norme in materia di organo di revisione economico-finanziaria degli enti locali e di status degli amministratori locali.

La nota all’art. 2, commi 2 e 3, della legge di cui in epigrafe, pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione

siciliana, parte I, n. 38 del 2 settembre 2016, deve intendersi correttamente letta nel testo che segue:

«Nota all’art. 2, commi 2 e 3:

L’articolo 3 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, recante “Nuove norme per la elezione diretta del Sindaco, del Presidente della Provincia, del Consiglio comunale e del Consiglio provinciale.” per effetto delle modifiche apportate dai commi che si annotano risulta il seguente:

“Elezione del sindaco nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. – 1. Nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti il Sindaco è eletto a suffragio universale e diretto contestualmente all’elezione del Consiglio comunale.

  1. Ciascun candidato alla carica di Sindaco deve dichiarare all’atto della presentazione della candidatura il collegamento con una o più liste presentate per l’elezione del Consiglio comunale. La dichiarazione ha efficacia solo se convergente con analoga dichiarazione resa dai delegati delle liste interessate.
  2. La scheda per l’elezione del sindaco è quella stessa utilizzata per l’elezione del consiglio. La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste cui il candidato è collegato. Ciascun elettore può, con un unico voto, votare per un candidato alla carica di sindaco e per una delle liste ad esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste. Ciascun elettore può altresì votare per un candidato alla carica di sindaco anche non collegato alla lista prescelta, tracciando un segno sul relativo rettangolo.
  1. È proclamato eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi, a condizione che abbia conseguito almeno il quaranta per cento dei voti validi. Qualora due candidati abbiano entrambi conseguito un risultato pari o superiore al quaranta per cento dei voti validi è proclamato eletto sindaco il candidato che abbia conseguito il maggior numero di voti validi. In caso di parità di voti è proclamato eletto sindaco il candidato collegato con la lista o con il gruppo di liste per l’elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale è proclamato eletto sindaco il candidato più giovane di età.
  1. Qualora nessun candidato ottenga l’elezione ai sensi delle disposizioni di cui al comma 4, si procede ad un secondo turno elettorale che ha luogo la seconda domenica successiva a quella del primo. Sono ammessi al secondo turno i due candidati alla carica di Sindaco che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti. In caso di parità di voti tra i candidati, è ammesso al ballottaggio il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste per l’elezione del Consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale, partecipa al ballottaggio il candidato più anziano di età.
  2. Per i candidati ammessi al ballottaggio rimangono fermi i collegamenti con le liste per l’elezione del Consiglio dichiarati al primo turno. I candidati ammessi al ballottaggio hanno tuttavia facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quella o quelle con cui è stato effettuato il collegamento nel primo turno. Tutte le dichiarazioni di collegamento hanno efficacia solo se convergenti con analoghe dichiarazioni rese dai delegati delle liste interessate.
  3. La scheda per il ballottaggio comprende il nome e il cognome dei candidati alla carica di Sindaco, scritti entro l’apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate. Il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
  4. Dopo il secondo turno è proclamato eletto Sindaco il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi. In caso di parità di voti è proclamato eletto Sindaco il candidato collegato, ai sensi del comma 6, con la lista o il gruppo di liste per l’elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale, è proclamato eletto sindaco il candidato più anziano di età.”».

(2017.9.522)050


Il  sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione, giorni 7-8-9-10 marzo 2017, offre letture coerenti con lo stile e lo spirito del passato.

Troviamo intanto diversi magnifici decreti dirigenziali (quali i NN. 20018-20019-20020 del 08.03.2017 ecc.) con i quali vengono rimesse in circolo somme perenti del 2014 (e anche precedenti) e nei quali viene citato, in ogni caso, un allegato prospetto: da qualche parte ci sarà ma non nel contesto della pubblicazione. Chissà forse in qualche prospetto si potrebbe leggere qualche totale dell’ordine delle centinaia di milioni o del miliardo di Euro.

Troviamo anche il DDG n. 275 del 09.03.2017 che rimette in circolo Euro 2.897.283,80 (cap. 642449) perché ancora fermi sul capitolo istituito il 12.12.2016 (!): nessuna sorpresa!

E non ci sorprende neanche  il DDG n. 284 del 09.03.2017 che modifica il DD 195/2017 nel senso che viene modificata la denominazione del capitolo 642084. Chiaro?

Di variazioni al bilancio 2017 parlando totalizziamo in quattro giorni circa Euro 84.800.000,00.

Non ci resta che pregare e sperare, in attesa di potere esprimere civilmente il nostro dissenso nelle opportune sedi demandate dalle leggi, dal nostro Statuto Speciale, dalla nostra Costituzione: se  non saranno stravolte dai non eletti  manovratori delle leve dei poteri, resi sempre più personali e offensivi per l’umanità, la natura, il Creatore.

 

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.