Toto governo: Gentiloni o Renzi poco cambia

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È tutto un susseguirsi di notizie e a complicare la situazione Italia è di ieri la notizia che la BCE ha dato un secco no all’ipotesi di aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena. Così il governo che ancora non è nato ha già una nuova, bollente, patata da pelare. Ma chi guiderà il nuovo governo?

Le ipotesi in campo si restringono sempre più attorno a un Renzi-bis o a un esecutivo retto da Paolo Gentiloni, già ministro degli Esteri con il governo Renzi dimissionario. Renzi, dimissionario ma con tutti i poteri in mano al momento (ed è normale sia così) annuncia un decreto d’urgenza per salvare la banca dalla bancarotta, ma serve veramente salvare il Monte dei Paschi? Sì, non è una domanda da fare. Eppure questo improvviso aggravamento dello stato di crisi, determinato dalla decisione della BCE, arriva in un momento a generare la “tempesta perfetta” perché le forze politiche si investano di un ruolo importante, di quelli dei momenti difficili. Questo potrebbe  aiutare proprio la formazione del nuovo governo. Ecco, appunto. Mette quasi a tacere le opposizioni. Serve responsabilità.

Il nuovo Esecutivo dovrà varare la nuova legge elettorale, salvando un’altra banca.

Renzi o Gentiloni non importa, le banche si salveranno comunque. I cittadini s’arrangino, non importa come voteranno, con quale legge, quando. I cittadini ad arrangiarsi da soli si stanno abituando ormai. Peccato che ad abituarsi troppo potrebbero giungere  a rifiutarlo un governo. Qualsiasi esso sia.

Ermes Atena

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