Si continua a scavare a mani nude mentre la terra trema

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Spontanea la commozione per quanto è accaduto nei paesi del centro Italia sconvolti dal terremoto, spontanea e forte la solidarietà degli italiani verso chi ha perduto familiari e amici, forse piuttosto retorica la presenza di qualche rappresentante del governo che ha fatto “passerella” fra le macerie e la gente affranta dal dolore e dalla disperazione.

Il numero delle vittime, sempre “provvisorio”, purtroppo continua a salire: 267 di cui 207 ad Amatrice, 49 ad Arquata e 11 ad Accumoli. Il territorio alle prime luci dell’alba, alle 6 e 28 di stamane (venerdì 26) ha registrato una scossa di 4.8 della scala Richter. Questa nuova scossa ha provocato ulteriori crolli nel centro di Amatrice, ma fortunatamente i soccorritori non hanno subìto danni. Per tutta la notte l’Istituto nazionale di Geofisica (Ingv) ha registrato scosse nella zona del Reatino: alle 2:04 c’è stata una scossa di magnitudo 3.8, alle 6:08 e alle 6:21 di magnitudo 3. Le altre sono state da 2.1 a 2.7. Scosse di intensità simile sono proseguite per l’intera mattinata.

Già due notti di paura per i sopravvissuti ricoverati nelle tendopoli allestite dalla Protezione civile. L’attività dei soccorritori non si è fermata neppure per un momento, cercando eventuali sopravvissuti tra le macerie o per recuperare corpi senza vita: la Protezione civile non esclude che ci possano essere più vittime che a L’Aquila. Oltre 700 scosse nelle ultime 48 ore e i geologi avvertono che lo sciame sismico si potrà protrarre ancora a lungo. I nuovi movimenti della terra hanno reso angosciosa la seconda notte nelle tendopoli delle centinaia di sfollati, in aggiunta alla temperatura scesa a 8-10 gradi. Sono 2.100 – a fronte di una disponibilità di 3500 posti letto – il numero di persone che hanno trovato alloggio nelle tende allestite dalla Protezione civile e dai volontari nelle zone terremotate di Lazio e Marche. Il loro numero è cresciuto sensibilmente rispetto alla prima notte. Vanno poi aggiunte le 600 persone che hanno trovato riparo nelle tende allestite in Umbria, in particolare nella zona di Norcia dove il terremoto non ha causato vittime e danni sensibili alle abitazioni.

Intanto il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza e stanziato i primi 50 milioni di euro per i primi interventi necessari, e il ministro Padoan ha predisposto il per gli abitanti dei paesi terremotati.

In giornata avranno luogo ad Ascoli i funerali delle prime vittime, tutti morti ad Arquata del Tronto e nelle frazioni di Pescara del Tronto e Capodacqua

Il ministro dei Beni culturali e turismo Dario Franceschini, invitando tutti gli italiani ad “andare nei musei in segno di solidarietà”, ha annunciato che “tutti gli incassi dei musei statali della prossima domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati. Una misura straordinaria che si aggiunge a quelle già previste e alle ulteriori misure che il governo adotterà”.

Intanto la Procura di Rieti ha aperto una inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro colposo: dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli.

La situazione resta in costante aggiornamento.

 

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