Campagna Enas Ugl “Causa del decesso: lasciata sola” sul tema del femminidicio

Condividi questo articolo?

A Catania questa mattina in via Etnea il secondo appuntamento di sensibilizzazione

secondo appuntamento gazebo enas ugl su femminicidio.1Secondo ed ultimo appuntamento, per questa prima edizione estiva, della campagna dell’Enas Ugl “Causa del decesso: lasciata sola” sul tema del femminicidio. Questa mattina, in via Etnea a Catania, all’ingresso della villa Bellini, gli operatori del patronato ed i volontari del sindacato hanno dato vita al gazebo informativo in contemporanea con altre 100 piazze d’Italia. Una vera e propria mobilitazione, quella voluta fortemente dal presidente dell’Enas Stefano Cetica, dal segretario generale della Ugl Francesco Paolo Capone e dal vice presidente della Commissione lavoro della  Camera dei deputati Renata Polverini, per far conoscere alle donne i loro diritti ed ascoltarle. Un tema strettamente di attualità quello del femminicidio, che solo nei primi sei mesi del 2016 nella nostra nazione ha registrato oltre 70 vittime, così come quello della violenza di genere con centinaia di casi denunciati. Solo nell’ultima settimana le cronache hanno raccontato tre femminicidi, di cui uno nella provincia di Catania, uno in Toscana ed un altro a Caserta la cui vittima era di origini catanesi. Per contrastare questa mattanza, patronato e sindacato hanno deciso di scendere in campo con uno sforzo comune per non far cadere il silenzio su uno dei più diffusi mali di questo millennio, con un’opera di sensibilizzazione attraverso la consegna di un interessante opuscolo per aiutare le donne a prevenire abbattendo il muro della paura. “Siamo scesi ancora una volta in piazza per gridare il nostro fermo basta al femminicidio e per dire che ogni donna non deve più essere lasciata sola – afferma il segretario generale territoriale della Ugl di Catania Giovanni Musumeci. Con questa iniziativa vogliamo contribuire a far crescere la rete di prevenzione, ascolto ed azione, formata dalle istituzioni, dalle forze dell’ordine, dagli enti, dalle associazioni e dai centri antiviolenza, chiedendo maggiori risorse e leggi più incisive per contrastare adeguatamente questo abominevole fenonemo.” Al gazebo di via Etnea, oltre al segretario Musumeci, hanno preso parte il direttore dell’Enas di Catania Antonino Laudani, il segretario confederale della Ugl Giovanni Condorelli ed il vice sindaco di Aci Castello, città che ha ospitato la conferenza nazionale di inaugurazione della campagna, Ezia Carbone.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.