Intoniamo il de profundis?

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di Guido Di Stefano

 

     Forse per noi Siciliani è già il momento di intonare il “De profundis” in un estremo tentativo di godere i frutti dell’infinita misericordia del Creatore. Gli accadimenti quotidiani  già noti e tutti gli scritti disponibili (cronache, leggi, decreti, trattati e diktat  romani) allontanano sempre più le speranze e inducono al pianto.

    Riportiamo per chiarezza il testo latino del salmo e la sua traduzione, essendo sottinteso che andrebbe adattato facendo riferimento “ambientale”  alla  Sicilia.

De profundis clamavi ad te, Domine:

Domine, exaudi vocem meam.

Fiant aures tuae intendentes

In vocem deprecationis meae.

Si iniquitates observaris, Domine,

Domine, quis sustinebit?

Quia apud te propitiatio est

E proptere legem tuam sustinui te, Domine.

 

 

Sustinuit anima mea in verbo eius,

speravit anima mea in Domino.

A custodia matutina usque ad noctem

speret Israèl in Domino

quia apud Dominum misericordia

et copiosa apud eum redemptio.

Et ipse redimet Israèl

ex omnibus iniquitatibus eius.

Dagli abissi    ho gridato a te, o Signore:
Signore, ascolta la mia voce.
Siano le tue orecchie protese
verso la voce della mia supplica.
Se avrai considerato le colpe, Signore,
Signore, chi resisterà?
Poiché presso di te è il perdono
e per merito della tua legge ti ho fatto fronte, o Signore.
L’anima mia ha trovato vigore  nella sua parola,
ha sperato l’anima mia nel Signore,
Dalla veglia del mattino sino a notte,
spererà Israele nel Signore,
perché presso il Signore (è) la misericordia,
e abbondante  presso di lui (è)la redenzione.
Ed egli redimerà Israele

da tutte le sue colpe

 

 

     Dopo avere salmodiato passiamo alle nostre sofferte letture.

     Apriamo con la GURS (ovvero Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana) Parte I, n. 31, del 19.07.2016. Essa ci presenta  la “mitica”  elemosina di cinquecento milioni di Eura elargitici da Roma in cambio di tanti contenziosi miliardari (per noi) i uno con qualcosa che assomiglia a un piano di rientro forzato: non lacrime e sangue  ma disperazione e morte, secondo noi. Eccovi comunque in allegato il contenuto base (senza tabelle e senza note) della predetta GURS e cioè la seguente legge:

LEGGE 14 luglio 2016, n. 14. Variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2016 e al bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018. Disposizioni varie . . . . . . . . . . . . .

REGIONE SICILIANA

L’ASSEMBLEA REGIONALE HA APPROVATO

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1. Accantonamenti tributari

  1. L’onere a carico della Regione per il concorso al risanamento della finanza pubblica di cui all’articolo 2 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 è rideterminato, per effetto delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 568 e 689, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, in 1.208.818 migliaia di euro per l’anno 2016, 1.301.545 migliaia di euro per l’anno 2017 e 1.304.945 migliaia di euro per l’anno 2018.

Art. 2. Risultato di ammnistrazione

  1. Per effetto di quanto disposto dai commi 692 e 698 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, all’articolo 1 della legge regionale 30 settembre 2015, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni è aggiunto il seguente comma:

‘1 bis. A decorrere dall’esercizio finanziario 2016, parte della suddetta quota annua costante di cui al comma 1 è determinata in relazione alle disposizioni discendenti dai commi 692 e 698 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208.’.

Art. 3. Rapporti finanziari Stato-Regione

  1. A seguito di quanto definito nell’accordo tra lo Stato e la Regione siciliana, sottoscritto in data 20 giugno 2016, le entrate stimate nel bilancio della Regione per gli esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018 ai sensi del comma 1 dell’articolo 3 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 32 e del comma 3 dell’articolo 4 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, pari rispettivamente a 500.000 migliaia di euro, 1.400.000 migliaia di euro e 1.685.000 migliaia di euro, sono da iscrivere nel bilancio medesimo come entrate spettanti alla Regione siciliana a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), Titolo 1, Tipologia 103 (capitolo 1023).
  2. Le somme riconosciute alla Regione per l’anno 2016, ai sensi dell’articolo 11 del decreto legge 24 giugno 2016, n. 113, pari a 500.000 migliaia di euro, accantonate nel bilancio della Regione in un apposito fondo (Missione 1, Programma 3, capitolo 215741), sono destinate al ripristino delle autorizzazioni di spesa riepilogate nell’Allegato 2 della legge regionale n. 3/2016, nella misura prevista dal comma 5 dell’articolo 4 della medesima legge.

Art. 4. Variazioni al bilancio della Regione

  1. Nello stato di previsione dell’entrata del bilancio della Regione di cui all’articolo 1 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 4 sono introdotte le variazioni di cui all’annessa Tabella A, contenenti altresì gli effetti della presente legge.
  2. Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione di cui all’articolo 2 della legge regionale n. 4/2016 sono introdotte le variazioni di cui all’annessa Tabella B, contenenti altresì gli effetti della presente legge.

Art. 5. Modifiche al totale generale del bilancio triennale

  1. L’articolo 4 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 4 è sostituito dal seguente:

‘Art. 4. Totale generale del bilancio triennale

  1. E’ approvato in euro 23.221.216.142,27 in termini di competenza ed in 20.381.721.000,00 di euro in termini di cassa, il totale generale dell’entrata e della spesa del bilanciodella Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2016.
  2. E’ approvato in euro 19.919.219.675,02 in termini di competenza, il totale generale dell’entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2017.
  3. E’ approvato in euro 18.114.595.361,46 in termini di competenza, il totale generale dell’entrata e della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2018.’.

Art. 6. Variazioni agli allegati al bilancio della Regione

  1. All’allegato 2 di cui all’articolo 3, lettera b), della legge regionale 17 marzo 2016, n. 4 sono apportate le modifiche di cui all’articolo 4, comma 1, Tabella A, della presente legge.
  2. L’allegato 3 di cui all’articolo 3, lettera c), della legge regionale n. 4/2016 è sostituito dall’allegato 3 della presente legge.
  3. All’allegato 4 di cui all’articolo 3, lettera d), della legge regionale n. 4/2016 sono apportate le modifiche di cui all’articolo 4, comma 2, Tabella B, della presente legge.
  4. Gli allegati 5/a-b di cui all’articolo 3, lettera e), della legge regionale n. 4/2016 sono sostituiti dagli allegati 5/ab della presente legge.
  5. L’allegato 6 di cui all’articolo 3, lettera f), della legge regionale n. 4/2016 è sostituito dall’allegato 6 della presente legge.
  6. L’allegato 7 di cui all’articolo 3, lettera g), della legge regionale n. 4/2016 è sostituito dall’allegato 7 della presente legge.
  7. L’allegato 8 di cui all’articolo 3, lettera h), della legge regionale n. 4/2016 è sostituito dall’allegato 8 della presente legge.
  8. L’allegato 9 di cui all’articolo 3, lettera i), della legge regionale n. 4/2016 è sostituito dall’allegato 9 della presente legge.

Art. 7. Entrata in vigore

  1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.
  2. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.

Palermo, 14 luglio 2016.

CROCETTA

Assessore regionale per l’economia  BACCEI

     D’altra parte nemmeno il sito istituzionale del “Dipartimento del bilancio e del tessoro – Ragioneria generale della Regione” invita tanto all’ottimismo.

     Evidenziamo due decreti, uno attuale e sollecito e l’altro molto futurista.

     Il D.D.   n. 1019 del 18.07.2016 tratta l’impegno della seconda semestralità e la liquidazione di due mensilità della dotazione ordinaria in favore dell’ARS per l’anno 2016 – Pubblicato il 18.07.2016 recita tra l’altro: “ … IMPEGNO di Euro 71.500.000,00 e pagamento di Euro 23.833.333,00 in deroga a nota 59889 del 18.10.2012 del medesimo Servizio  Tesoro …”.

      Il D.R.G. n. 1017 del 18.07.2016  si occupa della riproduzione economie sul capitolo  876016 di euro 47.974.525,70 nell’ambito del  Dip. Infrastrutture. Pubblicato il 18.07.2016  recita tra l’altro: “…  VISTA la nota n. 24403 del 13.05.2016 con le quali il Servizio 4 – Trasporto ferroviario regionale del Dipartimento delle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti al fine di poter procedere all’acquisto di materiale rotabile, chiede la riproduzione di economie sul capitolo 876016 del bilancio della Regione Siciliana della  somma complessiva di euro 47.929.029,39, di cui il 75% quale quota di finanziamento statale e il restante 25% quale quota di cofinanziamento regionale, che viene ripartita, come da cronoprogramma  specificato nella citata nota n. 24403, in euro 5.671.354,41 per l’esercizio finanziario 2016, euro 15.123.611,75 per l’esercizio finanziario 2017, euro 9.452.257,35 per l’esercizio finanziario 2018, euro 7.561.805,88 per l’esercizio finanziario 2019 ed euro 10.120.000,00 per l’esercizio 2020 e successivi; …”.

    Ci asteniamo da ogni commento in merito e andiamo oltre.

    Provenienti dai giorni 11-13-14 luglio troviamo pubblicati nei giorni 18 e 19 luglio ancuni piccoli decreti. Quindi in definitiva le pubblicazioni  (non citate singolarmente) dal giorno 18 al giorno  21 luglio 2016 menzionano  in migrazione uno sciame di Euro 8.000.000,00 abbondanti.

    Non ci resta che pregare e sperare!

 

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