Aeroporto di Catania, diatribe a suon di querele

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di Vittorio Spada

Ivan Lo Bello
Ivan Lo Bello

Si va avanti al suono di querele (annunciate e no) sulla vicenda dell’aeroporto di Catania Fontanarossa, forse o probabilmente vero “nodo” della questione apparentemente più ampia che riguarda le nomine degli organismi della Camera di Commercio Catania/Ragusa/Siracusa. Come ha riferito l’agenzia ANSA, il vicepresidente educational di Confindustria, Ivan Lo Bello, ha querelato il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che, in un’intervista al quotidiano La Sicilia, sull’aeroporto di Catania si chiede “la Regione poteva mai favorire gli interessi di Ivan Lo Bello?”. Il riferimento è allo stop deciso dalla Regione all’accesso in Borsa della Sac, società che gestisce i servizi dello scalo internazionale. La vicenda fa riferimento alla presa di posizione  del presidente della Regione Siciliana che il 29 maggio scorso comunicava che I rappresentanti della Regione Asi – Irsap, Camere di Commercio, i commissari dei Comuni, hanno bocciato il tentativo di vendere le azioni dell’aeroporto di Catania ai privati, senza procedere come è più giusto e trasparente, ad una asta pubblica per la gestione dello scalo. Qualcuno aveva voluto ipotizzare che la Regione non procedesse addirittura all’insediamento degli organi di rappresentanza delle Camere di Commercio e all’accorpamento delle stesse, per favorire un’OPA sull’aeroporto (…).

Rosario Crocetta
Rosario Crocetta

E Rosario Crocetta aveva aggiunto: Non si doveva fare una vendita sottobanco delle azioni, invece ci vuole una bella gara internazionale per la privatizzazione”. Secondo Crocetta “erano tutti pronti a buttarsi come sciacalli sull’aeroporto. Io non c’entravo per niente – aggiunge – e volevano tirarmi dentro ‘sta cosa. A quel punto ho detto basta. La Regione poteva mai favorire gli interessi di Ivan Lo Bello?

La reazione di Ivan Lo Bello? Eccola: Ho dato mandato ai miei avvocati di agire in sede civile e penale a tutela della mia immagine e della mia onorabilità. Invito il presidente Crocetta, se vuole essere coerente fino in fondo, ad andare immediatamente alla Procura distrettuale di Catania, per denunciare gli ‘interessi’ di cui parla, che a suo dire riguarderebbero la Sac, Società aeroporto Catania Spa. Lo Bello ha sottolineato che chiederà questo ogni giorno, perché – spiega – non si possono dire cose così gravi e poi non andare fino in fondo (…).

Piero Agen
Piero Agen

Nel corso di una conferenza stampa tenuta la settimana scorsa, il presidente di Confcommercio Catania, Riccardo Galimberti, aveva affermato: Il vero problema è il controllo degli aeroporti di Catania e Comiso, dove quella che è ormai evidentemente una minoranza non rinuncia a voler mantenere il controllo, addirittura con un crono programma che si allunga sino a novembre mentre le cariche del Consiglio scadano a giugno, sempre che non siano già scadute da un anno. Si parla di assemblee straordinarie, di riforme statutarie, di aumenti di capitale, di scelte determinanti per il futuro senza che i soci della Società di gestione, la Sac, possano esprimersi. Riccardo Galimberti aveva concluso: Ci sono interessi? Fate voi. Non vorremmo trovarci davanti a un nuovo scandalo: il fatto che ormai ci si riunisca nei parcheggi non può non preoccupare….

cat1A sua volta il presidente di Confcommercio Sicilia, Piero Agen,  ha dichiarato che l’aeroporto di Catania dovrebbe essere gestito da professionisti e non più da dilettanti, ma riteniamo anche che coloro che rappresentano i soci (Camere di Commercio, Provincia e Irsap) si riuniscano e decidano democraticamente il destino dell’aeroporto di Catania. La tesi di Confcommercio è quella di andare a una vera privatizzazione e non a un aumento del capitale attraverso la Borsa con un’entrata di un socio al 20%, perché riteniamo che questo serva solo a portare soldi all’attuale gruppo dirigente per andare avanti bene o male. Più male che bene a dire il vero (…).

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