MUOS nuovo round, vincono gli USA. E c’è chi si meraviglia…

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di Salvo Barbagallo

 

Il Cga di Palermo ha accolto la richiesta del ministero della Difesa e dichiarato inammissibile l’appello di Legambiente sui procedimenti amministrativi per la realizzazione della stazione militare statunitense di comunicazioni satellitari Muos di Niscemi. muossLo hanno reso noto i legali dei comitati No Muos, gli avvocati Sebastiano Papandrea e Paola Ottaviano, sottolineando che “il giudice non entra nel merito della questione”. Un altro round che non deve essere considerato (o dovrebbe?) a favore del Paese Italia, rappresentato in questo caso dal ministero della Difesa, in quanto ne traggono vantaggio solo ed esclusivamente gli Stati Uniti d’America (rappresentate dalla US Navy cui fanno capo gli impianti militari), e non gli italiani e di sicuro e non certo i Siciliani.

Vale la pena continuare a scrivere su questa triste vicenda? Di nuovo c’è, in realtà, ben poco da dire che non sia (almeno da noi) già stato detto e scritto. E fra i tanti riportiamo qualche brano di un nostro articolo pubblicato mesi addietro, a dimostrare che quanto scritto in precedenza non perde di attualità, ma sottolinea (se mai occorresse) l’inevitabilità del finale:

Forse è vero quanto sostiene qualcuno, che la Sicilia è una Terra senza speranza. E forse ciò è vero dal momento che gli stessi Siciliani non reagiscono all’accaparramento della loro Terra da parte di stranieri i quali, grazie alla connivenza di pochi Siciliani, di questa Terra fanno l’uso che vogliono. L’ennesima riprova è data dalla questione del MUOS di Niscemi che, nonostante l’opposizione di qualche magistrato coraggioso, è destinata a chiudersi come ampiamente previsto: il temibile e terribile sistema di comunicazione satellitare militare opererà da Niscemi, così come già operano le altre tre interfacce dislocate a Kojarena in Australia, a Northwest, Chesapeake nel Sud-Est della Virginia e nell’Area Master Station Pacific nelle isole Hawaii. È praticamente impossibile che “qualcuno” in Sicilia possa eliminare il MUOS di Niscemi, e, purtroppo, ora (e ieri) le proteste sono vane.

Siamo pessimisti? Noi sì e ammiriamo gli avvocati Sebastiano Papandrea e Paola Ottaviano, legali dei comitati No Muos, che continuano a fronteggiare la situazione e attendono l’apertura del procedimento penale per abusivismo edilizio e violazione della legge ambientale che prenderà il via fra meno di due settimane, il prossimo 20 maggio, davanti il Tribunale monocratico di Caltagirone, mentre è già in preparazione per il prossimo 15 maggio a Niscemi una nuova manifestazione contro il Muos e per la smilitarizzazione della Sughereta e della Sicilia.

MuosNel suo manifesto il Coordinamento regionale dei Comitati No MUOS, a viva voce, ricorda “C’è una grande fretta di sbloccare il MUOS, perché – a partire dal Mediterraneo e dal Medio Oriente – i conflitti per il controllo delle risorse del pianeta non possono aspettare. Per il governo USA e la NATO, per il governo italiano e l’UE, il MUOS e la guerra hanno la priorità sul benessere delle popolazioni, sui servizi sociali, sui diritti e le conquiste dei lavoratori, destinati ad essere vittime sacrificali della macchina succhia soldi militarista”. E bisogna dare atto a questi Comitati che “Nonostante gli scettici e gli oppositori a parole, questa lotta è riuscita fino ad oggi a bloccare la messa in funzione del MUOS. Ha fatto inciampare la Marina USA e i governi italiano e regionale nella ragnatela di imbrogli che essi stessi hanno tessuto. Ricordiamo che il MUOS è sotto sequestro da oltre un anno. Per questi motivi il movimento NO MUOS è diventato un esempio di resistenza e incoraggia decine di movimenti in altre località”.

Noi siamo fra gli “scettici” sui “risultati” di queste azioni, ma sempre a fianco di quanti lottano e continueranno a lottare per rendere libera da qualsiasi dipendenza “straniera” la propria Terra. Sempre in prima linea e non in retroguardia.

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