Improvviso silenzio su variazioni al siculo bilancio

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di Guido Di Stefano

    Eppure è successo l’inaspettato e “inverosimile” evento: una intera settimana “orba” di nuovi decreti di variazione; anzi per essere esatti priva di decreti di qualsiasi origine e tipo, fatta eccezione per  due gocce “in gurgite vasto”.

    E’ tutto quello che abbiamo trovato sul sito istituzionale del “Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione”  nel “link” decreti dirigenziali  relativamente alle pubblicazioni avvenute dal sette all’undici marzo 2016.

    Si tratta di un evento unico e irripetibile se la citata minimale lettura non è conseguenza di un disservizio strumentale.

    Non si parla di variazioni di bilancio nei due decreti della settimana, anche se il concetto della variazione è contemplato nel loro contenuto; tant’è che in condizioni “ordinarie” non li avremmo sottoposti alla vostra attenzione. Ve li presentiamo.

      Il DDS  204 del giorno 07.03.2016 tratta di un debito rateale di un signore che già nel 2014 aveva parzialmente “decurtato”  (previo pagamento) di Euro 10.641,00 onde per cui ora nel 2016 si prende atto del pagamento parziale; infatti il decreto tra l’altro recita: “… Per quanto espresso nelle premesse che si intendono qui riportate e trascritte, si effettua la variazione in diminuzione di € 10.641,00 sul debito residuo all’01/01/2015 di € 70.939,00 …”. Insomma a conti fatti sempre in data 01.01.2015 (che già fu) il debito residuo scende a € 60.298,00. Diciamo che il tutto è semplice e soprattutto tempestivo, molto tempestivo!

       Il  DRG 205 del 10.03.2016 è sintetizzato nella dicitura (citiamo testualmente) “Sostituzione Direttori Ragioneria Centrale “Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro” e della Ragioneria Centrale “Turismo, Sport e Spettacolo”, in caso di assenza o di legittimo impedimento” . Insomma per dirla semplicemente: i due direttori interessati possono sostituirsi a vicenda nel rispetto delle norme, ove le esigenze lo richiedano.

     Confrontando la “produzione” attuale con quella delle innumerevoli settimane precedenti siamo stati travolti da dubbi e incertezze.

     Cosa succede?

     Ottimisticamente si potrebbe pensare che abbiamo finalmente raggiunto le più eccelse vette di perfezione ed equilibrio in tutte le voci di spesa sì da rendere improbabili e immotivate le variazioni di bilancio.

      Però siamo portati a escludere questa ipotesi perché è realizzabile solo se si ha la visione simultanea di passato-presente-futuro, la sola che eliminerebbe gli imprevisti.

    Restano in piedi altre ipotesi, certamente non ottimistiche.

     Ad esempio  carenze e/o impedimenti strumentali potrebbero avere ostacolato o ritardato la redazione e/o pubblicazione dei decreti in essere e/o in itinere.

    Oppure potrebbero avere avuto effetto frenante carenze numeriche del personale: potrebbe succedere ove si verificasse una avversa concomitanza di fatti ostativi quali potrebbero essere  deportazioni,  fughe,  malattie (imprevedibili),  ferie (sacrosanto diritto),  stress, ecc..  E se il Dipartimento soffre di carenze numeriche  certamente non basta un solo giorno per ridare efficienza-efficacia-economicità a tutto il settore.

      Non vogliamo perderci nello sconfinato e caotico universo  delle ipotesi e accenniamo a un’ultima  probabilistica considerazione : forse (di Euro parlando)  questa settimana c’era  niente da “movimentare”. E in futuro?  Non abbiamo la sfera di cristallo e soprattutto non ci è dato conoscere i pensieri di chi ci “amministra”!

      E gridiamo: “Sicilia attenta agli scogli delle sirene!”.

      Auguriamo intanto la riscoperta  del “cartaceo”, quale valore irrinunciabile per la cultura, la storia, l’identità, la comunicazione. E con il cartaceo ricordiamo il “contatto umano”, sempre più negletto e labile: stiamo relegando l’umanità, la socializzazione nell’universo incorporeo del cyber-spazio declassandoci di fatto a fantasmi tra fantasmi.

      E meditiamo! Se basta una “normale” perturbazione atmosferica (pur con i suoi fulmini e tuoni) a rinchiudere interi gruppi nel recinto dell’isolamento (inter-tele-elettronico), cosa succederà al manifestarsi di una vera tempesta elettro-magnetica o, peggio ancora, quando dei “bambinoni” (egocentrici e affetti da delirio di onnipotenza) incominceranno ad appoggiare i loro artigli su tasti  diabolici?

     Troppi stanno dimenticando che le macchine sono inventate e costruite per servire non per comandare!

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