Non sarà soppressa la postazione 118 di Malvagna

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giuseppe Cunsolo
Giuseppe Cunsolo

Lo assicura il sindaco Giuseppe Cunsolo, il quale dichiara che non esiste alcun provvedimento in cui si dispone la soppressione dell’importante servizio sanitario, di cui beneficiano anche i vicini Comuni di Mojo e Roccella. Il primo cittadino afferma, inoltre, che della questione si è personalmente interessato l’autorevole esponente politico Giacomo D’Arrigo, direttore generale di “Agenzia Giovani”

di Nello Cristaudo

In queste settimane ha destato non poco allarme a Malvagna e dintorni la ventilata soppressione della locale postazione del “118”, ossia il servizio di pronto intervento sanitario di cui sino ad oggi hanno beneficiato anche i vicini Comuni di Mojo Alcantara e Roccella Valdemone, per un totale complessivo di potenziali 2.500 utenti.

Nei giorni scorsi sulla questione si è ufficialmente mobilitata anche la Uil provinciale di Messina attraverso un comunicato di dura protesta diramato dal segretario organizzativo Salvatore Orlando, che di Malvagna è anche cittadino.

Ma è di appena qualche ora fa una tranquillizzante nota di Giuseppe Cunsolo, sindaco del piccolo centro valligiano, che fa riaccendere la speranza di poter continuare a fruire del prezioso presidio “salvavite”.

«In merito ad una presunta soppressione della postazione di Malvagna del 118 – scrive il primo cittadino – sono in stretto contatto con l’Assessorato Regionale alla Sanità, da cui ho avuto più volte rassicurazioni sull’inesistenza di provvedimenti che prevedano la soppressione di tale servizio.

«Cosa diversa è intravedere nelle direttive tecniche nazionali e regionali sull’ottimizzazione delle postazioni un serio rischio per delle comunità lontane dai centri di primo soccorso, che pur avendo, come la nostra, pochi abitanti, hanno diritto a servizi essenziali come questo.

«Aggiungerei che per rendere maggiormente produttive queste postazioni bisognerebbe non ridimensionarle, riducendone ulteriormente la funzionalità, bensì, viceversa, potenziarle pensando seriamente alla possibilità di una loro medicalizzazione.

Giacomo D'Arrigo
Giacomo D’Arrigo

«Assicuro, altresì, che della questione si è interessato personalmente anche il direttore generale di “Agenzia Giovani”, Giacomo D’Arrigo, che avendo avuto modo nei mesi scorsi di conoscere ed apprezzare il paese di Malvagna, ha voluto dimostrare la sua amicizia facendo proprie le istanze della nostra comunità».

La postazione del 118 nel comune alcantarino non corre alcun rischio, seppur alcune direttive nazionali e regionali sul ridimensionamento e redistribuzione dei presidi sanitari facevano temere tutto ciò. Una paura non supportata da provvedimenti formali a quanto pare, ma attraverso il “si dice” ed il “si pensa”, amplificato anche dai social network probabilmente,  aveva fatto temere nelle scorse settimane  la soppressione in oggetto, tanto che prendevano posizione a difesa del presidio 118 anche le amministrazioni comunali ed i rispettivi consigli di Malvagna e Mojo Alcantara, attraverso deliberazioni con le quali si chiedeva il mantenimento dell’importante punto di emergenza sanitaria prezioso per  tutti i comuni dell’Alto Alcantara. Sulla vicenda e sulle iniziative a difesa del presidio del 118 avevamo già scritto sia su taorminaweb.it sia su autorevoli altre testate giornalistiche. Pubblichiamo integralmente  di seguito il comunicato stampa inviatoci dal sindaco Giuseppe Cunsolo che ha seguito da vicino la vicenda fino ad avere i dovuti chiarimenti:

“In merito ad una presunta soppressione della postazione di Malvagna del 118 sono in stretto contatto con l’Assessorato Regionale alla Sanità, e ho avuto più volte rassicurazioni sull’inesistenza di provvedimenti attuativi che prevedano la soppressione del servizio. Cosa diversa è intravedere nelle direttive tecniche nazionali e regionali sull’ottimizzazione delle postazioni, un serio rischio per delle comunità lontane dai centri di primo soccorso, come la nostra, che pur avendo pochi abitanti hanno diritto a servizi essenziali come questo. Aggiungerei che per rendere maggiormente produttive queste postazioni bisognerebbe non ridimensionarle, provvedimento con cui si ridurrebbe ulteriormente la funzionalità del servizio, bensì potenziarle pensando seriamente alla possibilità di medicalizzazione del centro. Della questione si è interessato inoltre personalmente il direttore generale di Agenzia Giovani, Giacomo D’Arrigo, che avendo avuto modo nei mesi scorsi di conoscere e apprezzare il paese di Malvagna, ha voluto dimostrare la propria amicizia facendo proprie le istanze della nostra comunità.

Malvagna
Malvagna

Non sarà soppressa la postazione del 118 di Malvagna. Lo annuncia il sindaco del centro alcantarino, Giuseppe Cunsolo, che, in un comunicato stampa, dichiara che il 118 malvagnese non sarà chiuso né esiste un provvedimento di cancellazione dell’importante presidio sanitario per l’alta Valle Alcantara. Nei giorni scorsi si era sparsa la voce dell’imminente chiusura di primo soccorso sanitario, volata celermente come un “tam tam” mediatico mediante i social network, destando un vespaio e molta preoccupazione tra la gente. La causa della presunta eliminazione è da ricercarsi nella  rimodulazione dei centri di primo intervento prevista da direttive nazionali e regionali tendenti a ridistribuire la mappa dei 118 nell’isola, potenziando quelli più efficienti e depotenziando, con soppressioni, quelli esistenti nei luoghi ritenuti statisticamente inattivi. Il tutto in barba alle esigenze di una popolazione che vive dei veri drammi sotto il profilo sanitario per la morfologia del suo territorio e la distanza dai nosocomi più vicini. La genesi del 118 di Malvagna, infatti, nasce per venire incontro alle popolazioni dell’Alta Valle Alcantara come per l’appunto quelli residenti a Malvagna, Moio Alcantara e Roccella Valdemone, tutti e tre piccoli centri montani dell’entroterra messinese, al fine di rendere immediati i soccorsi a chi sta male. E la postazione in oggetto, serve una popolazione di ben 2500 abitanti, che se venisse chiusa, prima che arrivi un’altra ambulanza dal centro più vicino ossia Francavilla di Sicilia, che dista ben 15 km con strade non molto praticabili a velocità – sono delle strade di montagna in alcuni tratti senza manutenzione ordinaria da anni e con buche e tanto altro – metterebbe a serio rischio la salute e gli interventi da praticare su quelle popolazioni prima che arrivino all’ospedale di Taormina competente territorialmente.

Sulla vicenda si è pronunciato ufficialmente, pochi giorni fa, anche la Uil provinciale di Messina attraverso un comunicato di dura protesta diramato dal segretario organizzativo Salvatore Orlando, che di Malvagna è anche cittadino. Adesso, però, il primo cittadino malvagnese sgombra il campo sulla ventilata ipotesi affermando quanto segue nel testo che riportiamo integralmente: “In merito ad una presunta soppressione della postazione di Malvagna del 118 sono in stretto contatto con l’Assessorato Regionale alla Sanità, e ho avuto più volte rassicurazioni sull’inesistenza di provvedimenti attuativi che prevedano la soppressione del servizio. Cosa diversa è intravedere nelle direttive tecniche nazionali e regionali sull’ottimizzazione delle postazioni, un serio rischio per delle comunità lontane dai centri di primo soccorso, come la nostra, che pur avendo pochi abitanti hanno diritto a servizi essenziali come questo. Aggiungerei che per rendere maggiormente produttive queste postazioni bisognerebbe non ridimensionarle, provvedimento con cui si ridurrebbe ulteriormente la funzionalità del servizio, bensì potenziarle pensando seriamente alla possibilità di medicalizzazione del centro. Della questione si è interessato inoltre personalmente il direttore generale di Agenzia Giovani, Giacomo D’Arrigo, che avendo avuto modo nei mesi scorsi di conoscere e apprezzare il paese di Malvagna, ha voluto dimostrare la propria amicizia facendo proprie le istanze della nostra comunità.”

Sicuramente i vertici messinesi della sanità, che conoscono molto bene anche la morfologia del territorio in questione, saranno molto sensibili alle istanze di queste popolazioni e si adopereranno affinché l’importante presidio sanitario non subisca nessun ridimensionamento.

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