Il bilancio regionale è la tela di Penelope

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di Guido Di Stefano

   Non c’è pace per il bilancio della Regione Siciliana. Nello specifico appuntiamo l’attenzione all’esercizio finanziario 2015, fin dagli inizi soggetto a continui disfacimenti e rifacimenti del “tessuto”. Avremmo preferito paragonarlo alla tela (capolavoro) di qualche somma artista che punta alla perfezione con ripetuti “ritocchi” ma reputiamo saggio rifuggire da simile pretesa che farebbe ridere anche gli “artefici” dell’opera.

   Per entrare nel tema della travagliata vita del siculo bilancio, senza entrare nel merito dei loro contenuti , vi annunciamo l’arrivo in GURS (Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana) di ben 33 Decreti di accertamento (di soldini) datati 22 dicembre 2015, sempre propedeutici di “future” spese, che  hanno “meritato la dedica del  Supplemento Ordinario (n. 5) alla GURS Parte I, n. 5 del 29 gennaio 2016.

Per semplicità  ci limitiamo a suddividere in gruppi di “appartenenza”, anche se vi suggeriamo di scorrerli in Gazzetta per meglio approfondire i loro cammini e i loro tempi. Quindi:

sette decreti sono dedicati ad “ Accertamento in entrata del bilancio regionale, per ’esercizio finanziario 2015, di somme di parte corrente di natura regionale – fondi 1, accreditate rispettivamente per ciascuno degli anni  2004- 2006-2007-2008-2009-2010-2011 nei sottoconti di tesoreria unica regionale e non utilizzate

per un periodo di tre anni, ai sensi dell’art. 93 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4”;

nove decreti sono dedicati ad “Accertamento in entrata del bilancio regionale, per l’esercizio finanziario 2015, di somme di parte corrente di natura extraregionale – fondi 2, accreditate rispettivamente per ciascuno degli anni  1999-2002-2004–2005-2007-2008-2009-2010-2011 nei sottoconti di tesoreria unica regionale e non utilizzate per un periodo di tre anni, ai sensi dell’art. 93 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4” ;

undici decreti sono dedicati ad “Accertamento in entrata del bilancio regionale, per l’esercizio finanziario 2015, di somme in conto capitale di natura regionale – fondi 1, accreditate rispettivamente per ciascuno degli anni 1997 1998-2000-2001-2002-2003-2005-2008-2009-2010-2011 nei sottoconti di tesoreria unica regionale e non utilizzate per un periodo di tre anni, ai sensi dell’art. 93 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4”;

sei decreti sono dedicati ad “Accertamento in entrata del bilancio regionale, per l’esercizio finanziario 2015, di somme in conto capitale di natura extraregionale – fondi 2, accreditate rispettivamente per ciascuno degli anni  2005-2007-2008-2009-2010-2011 nei sottoconti di tesoreria unica regionale e non utilizzate per un periodo di tre anni, ai sensi dell’art. 93 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4. “.

   Però nel sito  istituzionale del “Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione”  li troviamo regolarmente pubblicati in data 22.12.2015 ognuno come D.R.G. con numerazione  3319-3320 + numeri  da 3322 a 3330 + numeri  da 3335 a 3347 e numeri  da 3349 a  3357.

    Restando nel sito del dipartimento riscontriamo altre somme in qualche modo incardinate sul bilancio 2015.

    Per primo si presenta il D.D. 31 del 26.01.2016 che tratta riproduzione economie sul capitolo 273305. Per la precisione ci informa che Euro 1.039.403,45, provenienti dal 2015, passano al 2016. Tra l’altro recita infatti: “ … 273305 Spese per fronteggiare l’emergenza abitativa VARIAZIONE ANNO 2016  –      CONSIDERATO, altresì, che la somma di euro 1.623.571,01 è stata accredita sul conto corrente di Tesoreria Unica infruttifero n. 305982 intrattenuto dalla Regione Siciliana presso la Banca d’Italia, con imputazione al capitolo di entrata 3367 per l’esercizio finanziario 2015, ed è stata accertata con decreto n. 240/2015 del DipartimentoRegionale delle Infrastrutture e che detta somma ha costituito maggiore accertamento alla chiusuradell’esercizio medesimo …”.

    Nella migrazione dichiarata dal 2015 al 2016 gli fa compagnia il D.D.G. 91157 del 27.01.2016  che classa  Euro 134.212,51 come somme da mantenere per l’esercizio finanziario 2016.

     Successivamente leggiamo una nutrita sequenza di D.D.G. che annullano, modificano (ridimensionano) precedenti decreti afferenti il bilancio del 2015.

    Dodici decreti sono stati emanati in data 26.01.2016; venti sono stati emanati il 27.01.2016; cinque sono stati prodotti il 28.01.2016. Complessivamente  in tre giorni sono stati emanati 37 decreti di “variazione alle variazioni” precedenti  per il bilancio 2015: per completare il quadro precisiamo che molti dei predetti decreti (invernali)  trattano anche annullamenti e modifiche multiple (più decreti precedenti insieme).

    Diciamo che così sono diventati “disponibili” circa Euro 12.000.000,00. Niente di nuovo sotto il sole di Sicilia: altri decreti della stessa tipologia (a partire dal 31 dicembre) pubblicati in questo gennaio avevano aperto precedentemente ad altra la disponibilità di “pari rango”!

    Chissà se qualcuno piangerà e qualcuno  riderà!

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