Siamo naufraghi in un mare di bugie

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Rari nantes in doloso gurgite vasto

di Guido Di Stefano

Parafrasando Virgilio noi ci sentiamo “Naufraghi sparsi tra le perigliose onde dell’inganno”.

Allora fu la dea Giunone a scatenare la tempesta contro gli eroi Troiani: dea iraconda e molto incline, come tanti altri, a esibire il suo distruttivo potere.

Oggi è un’altra divinità pagana a tormentarci. E’ bifronte come Giano ma indossa le maschere del denaro e del potere. E’ un organismo multi-individuale che vive (tanto per dire) in un “Olimpo” atipico e forse tetro; e nessuna “unità” di detta divinità ama esporsi agli occhi dei miseri comuni mortali: i loro “fauni” e le loro “ninfe” si concedono agli applausi e agli incensi dei miseri. E “odia” tutta l’umanità con particolare preferenza per quella occidentale che l’ha (se non generata) quantomeno coccolata e nutrita fino a farne un gigantesco mostro ingrato e sempre meno controllabile.

Scatena senza sosta le perigliose onde dell’inganno, materializzate senza eccessivo sforzo fisico ed economico, adattandole ai tempi e ai luoghi.

Siamo investiti  da enormi ondate di  verità “oziose” miste ai fanghi delle disinformazioni e delle menzogne in cui si perdono (quando non sono state già sepolte nei competenti archivi) le verità importanti.

Le parole, miliardi di parole scritte su carta o su file, urlate “de visu” o via antenne ci travolgono. Possiamo definirle variamente e cioè  esondazioni, crolli di dighe, tempeste, cicloni, maremoti  ma  il risultato non cambia: ci investono fanghi che tolgono il respiro e la vita.

Certo esistono ancora “ruscelletti” che porta a noi acque cristalline e con esse  verità, luce, speranza, vita: ma sono “rari” proprio rari, qualunque sia la lingua di riferimento. Diventerebbero grandi fiumi se i popoli li “seguissero” e potrebbero “lavare” tutto il fango con cui  gli “inviati”  della divinità bifronte vogliono sommergerci tutti.

Troviamo altamente immorale che il “nostro mondo” venga devastato, depredato, sfruttato per servire la cause della menzogna e dell’asservimento a essa.

E’ lecito sciupare carta, prodotta con le piante, e inchiostro (supplemento di  danno) per pubblicare il nulla o il falso, per diffondere il terrore, per plagiare le menti? E’ lecito consumare energie e causare altri inquinamenti per diffondere istantaneamente e universalmente ipnotizzanti messaggi  che ci spingono verso l’olocausto finale? E’ umano che continuino a raggiungerci deliranti messaggi di odio e di razzismo pronunciati non dai soliti folli dittatori di triste memoria ma da personaggi che sembra avere la  democrazia  nella bocca e non nel cuore e nella mente.

No, non ci sembra per nulla lecito.

E non ci sembra saggio che tanti messaggi inesatti, falsi, deliranti, devastanti  invece del silenzio trovino risonanza ed enfasi, per di più senza le doverose considerazioni critiche o quantomeno le necessarie “riserve”.

Tanto per fare un esempio.

Sembra che il premio Nobel per la pace, signor Barack Obama presidente USA, abbia aggredito verbalmente tutte le nazioni (alias popoli) che non accettano supinamente la visione del mondo secondo lui lecita: sottomissione militare alla NATO, ed economica al Washington Consensus e al Fondo Monetario Internazionale.  In breve: sarebbe democratico chiunque “obbedisce” agli USA.

Stringendo il discorso al minimo sembrerebbe proprio che le sue parole vogliamo trasmettere un messaggio chiaro e semplice: gli USA sopra tuttiNon vi ricorda nulla?  Non ve ne facciamo una colpa: forse siete troppo giovani per aver vissuto la seconda guerra mondiale o averne sentito i racconti ancora pregni di dolore e di terrore dai sopravissuti. Insomma ci fu qualcuno convinto che il destino voleva “Deutschland uber alles”. Quante vite sono state sacrificate perché non accadesse!

Forse negli USA dovrebbero meglio ripassare la storia, iniziando dalla loro. La loro indipendenza è stata voluta e assecondata, per ragioni geopolitiche di allora e per l’intelletto di umani personaggi,  da potenti nazioni europee (non democratiche all’epoca) continentali  e anche da istituzioni inglesi. Loro gli Yankees dovrebbero essere grati agli Europei. Invece cosa fanno ormai da qualche decennio? Tentano di cancellare (forse con qualche complicità nostrana)  la nostra identità, la nostra storia, la nostra cultura, la nostra libertà di pensare, soprattutto  diversamente da loro.

Per caso vogliono relegarci nelle riserve come fecero con gli “Americani” originari dell’America? Sono forse tornati alle usanze del Far West, quando (si dice) che era facile prima sparare e poi verificare a chi?

 

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