La Sicilia “battesimata”

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Ci risiamo. La Sicilia è il Laboratorio-Cavia. Stavolta ci tocca “testare” il “Partito della Nazione”. Quella italiana, ovviamente. Della Nazione siciliana, con diecimila anni di geostoria ammucciata e mascariata, non v’è traccia culturale nelle coscienze dei clan e delle tribù della Riserva Sicilindiana. Il “Partito della Nazione”, che Gramsci e Zitara definirebbero senza mezzi termini: il “Partito delle Massomafie toscopadane”.La P2, al confronto, era un circolo ricreativo.

L’altro giorno, a Catania, sotto il tendone della mitica “Terrazza Ulisse”, davanti ai vertici-tutor del PD (Guerini-Faraone e altri Nazareni) e a una folla di transumanti plaudenti, l’Onorevole Greco, manco fosse Giovanni Battista, pontifica nell’Ordalia fondativa: <<SIAMO QUI RIUNITI PER BATTESIMARE LA “SICILIA FUTURA”!>>. E’ la seconda gamba del PD, in Sicilia. Poi faranno la terza: con Crocetta 2.0 e il partito ArcobaleNATO?.

Mentre la società-veicolo “Sicilia Futura” veniva “battesimata”, la GdF arrestava i vertici della Tecnis, tra cui il dott. Mimmo Costanzo, imprenditore dell’Antimaf professionista e grande elettore del sindaco Bianco, di cui fu, una vita fa, anche “apprezzato assessore”.

La Tecnis, che è un colosso siciliano delle costruzioni, malvisto in Padania, è accusata “solo” di corruzione, per accelerare il pagamento di somme ad essa dovute da tempo dalla Pubblica Amministrazione. Insomma: sarebbe corruzione indotta dallo stesso Stato. Un cortocircuito sistemico. Non è il primo, non sarà l’ultimo.

A rischiare sono 1300 ingegneri, operai, impiegati: ai quali va la solidarietà di tutte le persone di buon senso. Non quella dei “forcaioli” (magari ex sodali di Costanzo e Bosco, nelle crociate carrieriste dell’Antimaf paranoide). Un altro cortocircuito. Mentre la ristrutturazione e ricollocazione globale dell’STMicroelettronics fa tremare, con 4.000 Operai-Ingegneri, una intera Città.

In ogni caso, sarebbe tempo di “battesimare” un modo diverso di leggere la Realtà Siciliana. E di raccontarla nella Lingua dell’Indipendenza, come fa il gruppo “Terra e LiberAzione” da 30anni. Se proprio dobbiamo sprofondare, facciamolo col rango e l’orgoglio di un Popolo millenario, e non con la sciatteria di una massa di sradicati e mercenari che di questa Terra Impareggiabile non meritano neanche la fossa al cimitero. Un altro cortocircuito, nell’Isola che paga la bolletta elettrica più alta d’Europa, anche grazie alle “sue” energie pulite che di “rinnovabile” hanno solo i profitti delle Multinazionali europee che ci rubano anche il Vento!. Un “socio occulto” di cui nessuna GdF e nessuna Antimaf si occuperanno mai.

Mario Di Mauro – www.terraeliberazione.wordpress.com

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