Serenate d’autore Cocciu d’Amuri il 18 agosto a Zafferana

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di Michele Creazzola

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Dopo le tre date catanesi, due al Ma ed una in piazza Castello Ursino, e una al Teatro Antico di Taormina, i “Tinturia”cedono, solo momentaneamente, il loro leader Lello Analfino che si dedica ad un progetto personale di promettente interesse. Il successo del gruppo musicale siciliano, in ambito regionale e oltre lo stretto, è tuttavia in crescita. I Tinturia arrivano alle corde del pubblico affrontando con ironia temi scottanti come la mancanza del lavoro. Il sud con i suoi vizi e con le sue virtù è spesso protagonista dei loro brani composti sulla base dei molteplici elementi musicali: ska, funk, pop, rock, rap. Ballare, cantare, sorridere con i loro aneddoti significa anche riflettere circa la situazione che riguarda l’Italia e il mondo condividendo tra tutti un sentimento di solidale unione. Il cartellone estivo a Zafferana Etnea prosegue, dunque, con un pezzo dei Tinturia e il concerto “Acustic trio in quattro”. Serenate d’autore Cocciu d’Amuri è il progetto da solista di Lello Analfino, leader dei Tinturia, che si esibirà dal vivo martedì 18 agosto all’anfiteatro Falcone Borsellino di Zafferana, per la rassegna Etna In Scena organizzata da Musica e Suoni e il Comune di Zafferana. Reduce dal grande successo della serenata “Cocciu d’Amuri” – composta e interpretata per il film di Ficarra e Picone “Andiamo a quel paese” – Analfino decide di raccontare lo spirito più antico e passionale della sua Sicilia: lo fa attraverso un viaggio nella musica popolare, tra serenate e canti in dialetto dove c’è una Sicilia impressa nei ricordi di intere generazioni, che emoziona a fior di pelle e torna alle radici. Ci sono l’emigrazione, il lavoro dei campi, le ninne-nanne, le serenate amorose e le suonate popolari: perché il canto svela gioie e dolori, gelosie, delusioni, abbandono, speranza e disperazione. Lo scorso 27 giugno, Lello Analfino ha emozionato il pubblico del prestigioso palco dei Nastri d’Argento al Teatro antico di Taormina sulle note Cocciu D’amuri (grazie alla candidatura come miglior canzone originale): “Cocciu D’Amuri (Chicco D’amore) è una canzone d’amore che rievoca luoghi e profumi di tempi apparentemente lontani. Attraverso un linguaggio dialettale, in continua evoluzione, rinnova l’obbligo che ha l’uomo di “cantare” la donna come essere universale, divino, la donna abusata e privata della sua libertà e troppo spesso anche della vita stessa. La donna che dovrebbe ricevere solamente attenzione e amore, destinataria di tante piccole serenate che rendano gli uomini degni di un così prezioso Cocciu D’amuri”, ha dichiarato Analfino.

Sul palco dell’Anfiteatro di Zafferana sarà accompagnato da una formazione in acustica, formata da Filippo Alessi (percussioni), Edoardo Musumeci (chitarre), Pierpaolo Latina (pianoforte).

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