Russia contesta missione Luna degli USA

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domenica2di Salvo Barbagallo

Questa volta Putin (anche se non direttamente) arriva con un po’ di ritardo: Vladimir Markin, portavoce della “Commissione d’inchiesta russa” (l’FBI russo), chiede “una commissione d’inchiesta internazionale sulla scomparsa della pellicola originale dello sbarco sulla Luna, e perché i quasi 400 chilogrammi portati sulla terra, sono scomparsi.”, ma già l’agenzia di stampa Reuters, aveva reso noto che la Nasa non possiede più i filmati originali, nel 2009. La Nasa, infatti, ha ammesso di averli distrutti per motivi economici, così come altri 200 mila filmati. Vladimir Markin : “Le indagini riveleranno nuovi retroscena sugli storici viaggi spaziali”.

Scontata che la “nuova” guerra fredda USA-Russia si giochi a tutto campo, e l’avere tirato in ballo lo sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969 è un argomento che ha fatto discutere da decenni in quanto diversi esperti hanno messo in dubbio la missione di Neil Armstrong, Buzz Aldrin e dell’equipaggio dell’Apollo 11 sul satellite della terra. Dubbi sollevati dagli stessi americani che vennero esternati con il film di Peter Hyams “Capricorn One” del 1978 ispirato alla teoria del complotto sull’Apollo 11, la quale sosteneva che la missione relativa al primo sbarco umano sulla Luna sarebbe stata un inganno orchestrato dalla NASA.

domenica1Vladimir Markin chiede che fine abbiano fatto i tanti manufatti, tra cui quintali di pietre lunari, portate sulla terra: “Non vogliamo sostenere che gli americani non siano andati sulla Luna e che abbiano semplicemente girato un film sulla missione. Ma tutti questi manufatti scientifici fanno parte del patrimonio dell’umanità e la loro scomparsa senza lasciare traccia è una perdita per tutti noi. Un’indagine potrebbe rivelare che cosa è accaduto”.

domenica3Ora, dall’altra parte, c’è chi sostiene che il russo Markin abbia rispolverato la tesi portata avanti nel film di Peter Hyams, che già all’epoca aveva suscitato scalpore e interesse. Come riporta il quotidiano “La Stampa” la Nasa aveva ammesso nel 2006 di non essere più in grado di rintracciare gli storici nastri girati nel 1969 durante la missione dell’Apollo 11 e un’inchiesta interna aveva appurato che erano stati cancellati con altre 200 mila registrazioni, per potere riutilizzare le cassette e risparmiare sul budget. È vero che probabilmente anche alla Nasa lavorano dei cretini, ma in tutto il mondo la spiegazione candidamente fornita dal centro di Houston era sembrata incredibile e sconcertante. L’ente spaziale americano si era difeso affermando di avere comunque rielaborato le immagini di emittenti televisive come la Cbs, e di averne ricavato filmati persino più nitidi dell’originale. I russi sospettano forse che l’operazione sia servita a togliere di mezzo registrazioni che avrebbero potuto rivelare particolari imbarazzanti se osservate con le tecnologie disponibili oggi.  Le rocce lunari sulle quali Vladimir Markin chiede di fare chiarezza hanno avuto una sorte altrettanto strana. Nel 1973, il presidente Richard Nixon decise di donarne piccoli pezzi chiusi nel plexiglass a decine di Stati nel mondo, ma 180 di questi reperti sono spariti. Alcuni sono stati ritrovati, altri sono risultati essere rocce terrestri, come quella custodita al museo di Amsterdam, che era stata donata proprio da Armstrong e Aldrin.

Come dire che, poi, i “sospetti”  di Vladimir Markin non è che siano tanto campati in aria!

* Nelle foto, immagini del film “Capricord One”

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