MUOS, perché Renzi tace?

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renzi-pregaDi Salvo Barbagallo

Muos, perché Matteo Renzi tace? L’interrogativo è soltanto retorico: sappiamo bene perché il premier tace sulla delicata vicenda del MUOS. E’ la stessa ragione per la quale tacciono Paolo Gentiloni (PD, ministro Affari Esteri e Cooperazione internazionale) e Roberta Pinotti (PD, ministro della Difesa): prima di parlare devono trovare una via d’uscita per una questione che presenta aspetti complessi, di varia natura e a livelli diversi.

Da una parte: il MUOS non si può “smantellare” o “bloccare” a seguito di un “normale e giustificato” provvedimento di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Caltagirone che segue la sentenza del Tar di Palermo. Dall’altra parte: il Governo deve fare fede a Trattati e Accordi bilaterali USA-Italia sottoscritti da tempo e che non possono essere ignorati. Certamente in casi simili il Silenzio non è d’Oro: mostra molto più di quanto possano esprimere le parole. Renzi, o Gentiloni o la Pinotti, qualunque cosa dicessero in questo momento sul MUOS di Niscemi, rischierebbero di compromettere ulteriormente la situazione.

MUOS, pro e contro per il Governo Renzi e USA:

renziIl Governo Renzi può forzare la mano grazie ai Trattati relativi alle installazioni e infrastrutture concesse in uso alle forze militari statunitensi in Italia, stipulati dai rappresentanti dei Governi che lo hanno preceduto. Il Governo Renzi non può disattendere provvedimenti emessi da Organismi dello Stato Italiano, quali il Tar e la Procura della Repubblica di Caltagirone.

Gli Stati Uniti d’America con l’alleato-Italia hanno stipulato sin dai lontani Anni Cinquanta una serie di Trattati bilaterali che gli hanno consentito di mantenere una presenza stabile, nella maggior parte dei casi autonoma, di una consistente forza di militari, armi, mezzi e apparati tecnologici, che può limitatamente condividere con il Paese “ospitante” solo quando entra in scena come apparato della NATO. E’ grazie a tali Trattati che la Sicilia è stata “occupata” militarmente dagli USA con una serie di installazioni, la più importante delle quali è Sigonella. Il MUOS di Niscemi è una estensione della Air Naval Station USA di Sigonella. Che la Regione Sicilia, nel tempo, abbia potuto concedere permessi è una circostanza puramente formale e marginale in quanto, in materia di “sicurezza” del Paese, la Regione Siciliana non ha alcuna voce in capitolo. Così come nessuna voce in capitolo hanno i Siciliani i quali, volenti o nolenti, devono accettare (forse sarebbe meglio dire “subire”) questo stato di cose. E basta…purtroppo.

Sugli sviluppi della questione MUOS non è dato sapere se siano intercorsi colloqui Obama-Renzi-Gentiloni-Pinotti: in questo caso il Silenzio è d’Oro! L’inghippo provocato dalla Procura di Caltagirone – ne siamo convinti – riusciranno a superarlo: il “pericolo” maggiore resta quello dei Siciliani che ora (forse) si sono resi conto che il loro “Silenzio” equivale a essere “complici” negli abusi che vengono perpetrati sulla loro Terra.

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