Senza opposizione muore anche la speranza

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Hermandad_-_friendshipdi Guido Di Stefano

   Ci riferiamo all’opposizione ragionata, ponderata, costruttiva; a quella che mira ad interagire con i poteri tramite confronto, dialogo, comprensione per elaborare insieme le soluzioni migliori per le genti, per l’umanità. Non vogliamo affatto difendere l’opposizione becera del “no” fine a se stesso o peggio ancora del “no” perché la giusta idea è stata concepita dagli “altri”, trattati come nemici e non come interlocutori.

   Invochiamo quella sana opposizione, mossa da lealtà di intenti, che deve manifestarsi dal piccolo centro alla nazione e dalla singola nazione alle aggregazioni (di ogni ordine e tipo) di nazioni.

   La storia ci ripete continuamente “silenzio e aventino” sono colpevoli complicità e la condiscendente presenza sul carro del vincitore è un crimine.

   E tutto l’occidente in questo secolo (come nel precedente) si è macchiata di colpe e crimini.

   Sotto i vessilli dei diritti umani, libertà, democrazia, per il bene del mondo (occidentale), con i paraventi di ONU, NATO, UE sono state armate vere e proprie bande e  sono stati martoriati, inquinati, “incendiati” Afganistan, Kosovo (inquinamento radioattivo), Africa (Libia in particolare), Medio Oriente (Iraq, Siria), Oriente (Ucraina). Forti delle loro armi e delle banche “amiche” tre o quattro “rambo” sono partiti alla conquista del mondo, confortati e “ringalluzziti” da silenzi, aventini, condiscendenza ed all’uopo presenza.

   E, tanto per restare in esercizio, Dove non si può esportare con le armi si minacciano e si “ordinano” le sanzioni; e sono  tutti (o quasi) favorevoli, nessuno contrario (non c’è opposizione e neppure obiezione alcuna). Corea, Russia, Iran, Venezuela e tutte le nazioni che osano alzare la testa: tutte sanzionate per volontà di qualcuno che spadroneggia nel mondo senza critiche ed opposizione dai membri della aggregazioni (ONU, NATO, UE ed altre) di cui fanno parte; e se “possibile” accusate ad ogni sospiro.

    Tanto loro cosa rischiano? In prima battuta, niente! L’onda d’urto iniziale tocca alla schiavizzata Sicilia ed alla  Italia, “eloquente” o silenziosa secondo i “desiderata” e sempre disposta a “lavorare” in perdita. Niente da temere per  il club dei guerrafondai o per quello degli attendisti.

    Si atteggiano a ‘dei’ onnipotenti e poi non vedono non valutano convenientemente le prevaricazioni dei loro amici (o degli amici del dio denaro) e “nicchiano” davanti a piccoli e grandi gesti di gratuita e offensiva prepotenza. Non parliamo solo di omicidi, distruzioni e furti nei sacrari della storia ma anche di episodi della vita quotidiana: per noi primitivi (ma potremmo fare scuola a molti) distruggere le colture altrui (soprattutto arboree) per ridurre alla fame e sottomettere (o cacciare) i vicini è un comportamento da “caini”.

    Purtroppo noi Siciliani e/o Italiani non possiamo dare lezione di opposizione a nessuno, considerati i continui riallineamenti di molti nostri rappresentanti; non per niente da noi sembra molto coltivata la specialità atletica del “salto sul carro del vincitore” (qualcuno suggerisce di fare uno sport olimpico)!

     Fino a quando esisterà qualcuno che manifesterà  lealmente e positivamente il suo dissenso (farà cioè opposizione costruttiva) allora esisteranno democrazia, libertà, verità, pace.

    Fino a quando? Forse un giorno le “piccole nazioni”  manifesteranno il loro disagio elevandolo ad opposizione libera e giusta, per il bene di tutti!

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