Lo scrisse Dante

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Dante-Alighieridi Guido Di Stefano

Dante Alighieri il sommo vate della letteratura italiana! Un uomo di ingegno vivo e “solare” che praticò la politica come servizio della comunità, non risparmiando critiche all’imperatore (che sognava)e anatemi al papa quale gestore di un blasfemo potere temporale!

Era proprio fiorentino? Gli studiosi per lo più concordano in tale senso. Ma il suo profilo era arabo-siculo; le sue irruenza e passionalità (quali le leggiamo in particolare nella sua Divina Commedia con i personaggi conte Ugolino, Pier delle Vigne, Farinata degli Uberti) sono spiccatamente siciliane, come anche il rifiuto dello (stra)potere temporale della chiesa (eredità di Federico II di Svevia?), come pure la sua lingua tanto aderente a quella parlata a suo tempo alla corte siciliana (abbiamo letto qualche poesia dello svevo re di Sicilia) ne collocano le radici in questa meravigliosa isola.

Qualcuno sostiene che il suo nome “primitivo” potrebbe essere stato Alì – Gheri  D’ETNA poi volgarizzato (con fusione e anagramma) in Alighieri DANTE. Ma forse sono chiacchiere.

Qualunque sia la sua radice sicuramente fu un personaggio di intelletto superiore e retto (capace di spaziare con onestà nei campi del sapere), attento al presente e alla storia (fine conoscitore delle italiche vicende, isole in primis). In un contesto sociale e storico in cui libertà, verità, giustizia, fratellanza, umanità erano delle remote opzioni, lui le seguì pur con i suoi umani limiti.

Scusate questo noioso prologo, ma lo sentiamo come doveroso verso un vero essere umano, quale egli fu.

Passiamo ora a alcune sue “sentenze”  ed evidenziamo che, scorporando  i nomi delle località da lui menzionate, valgono per tutto il mondo, infettato dalla dilagante (in)civiltà del potere e del denaro, fini a se stessi.

“Incontrando” Sordello da Goito, nel purgatorio,  il poeta praticamente urla:

“Ahi serva Italia, di dolore ostello,

nave sanza nocchiere in gran tempesta,

non donna di province, ma bordello!”

Purtroppo ora si può indifferentemente scrivere Sicilia, Italia, Europa!

    Poi rivolgendosi all’ebete e tornacontista imperatore tuona contro oppressori , aggressori , opportunisti e fazioni (ce ne sono tanti oggi) e prega:

“…Che val perché ti racconciasse il freno

Iustiniano, se la sella è vota?

Sanz’esso fora la vergogna meno

O Alberto tedesco ch’abbandoni

costei ch’è fatta indomita e selvaggia,

e dovresti inforcar li suoi arcioni

Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,

Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:

color già tristi, e questi con sospetti!

Vieni, crudel, vieni, e vedi la pressura

d’i tuoi gentili, e cura lor magagne; …

Vieni a veder la tua Roma che piagne

vedova e sola, e dì e notte chiama:

Vieni a vedere la gente quanto s’ama!

E se nulla di noi pietà ti move,

a vergognar ti vien de la tua fama.

 …

… o sommo Giove …

son ,  li giusti tuoi occhi rivolti altrove?

Chè le città d’Italia tutte piene

son di tiranni  e un Marcel diventa

ogne villan che parteggiando viene.

Fiorenza mia, ben puoi esser contenta

di questa digression che non ti tocca,

mercé del popol tuo che si argomenta.

Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca

per non venir sanza consiglio a l’arco;

ma il popol tuo l’ha in sommo de la bocca.

Molti rifiutan lo comune incarco;

ma il popol tuo solicito risponde

sanza chiamare, e grida: «I’ mi sobbarco!»”.

Chi sono i personaggi contro cui oggi si scaglierebbe il sommo, nei rispettivi ruoli? Il guerrafondaio “premio nobel per la pace” Obama? Il guerrafondaio “ricercatore di pace” Hollande e/o il suo predecessore? Il guerrafondaio  Cameron o la Merkel?  Il nostro Renzi e/o il suo predecessore Monti? Il presidente della Regione siciliana? Ministri, assessori, parlamentari?  I vari governanti nostri ed altrui? I capi partito? I capi corrente? Tutti gli esperti nel salto sul carro?  Ogni non eletto dal popolo che (immeritatamente) per le sue spiccate doti di partigianeria e servilismo viene elevato ai più alti incarichi, forse solo per tiranneggiare e distruggere? I popoli piangono; Palermo, Roma, Parigi (per citarne alcuni) piangono e loro non si vergognano affatto della “lor fama”.

Nei momenti di sconforto anche noi ci chiediamo se il Creatore sta guardando in qualche altro universo.

Ma proseguiamo con il pensiero di Dante sui meriti di due care città per denunciarne i “crimini” contro l’umanità e contro il patrimonio:

Ahi, Pisa, vituperio delle genti

del bel paese là dove il sì suona

”  e “Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande,

che per mare e per terra batti l’ali,

e per lo ‘nferno tuo nome si spande!

Tra li ladron trovai cinque cotali

tuoi cittadini onde mi ven vergogna,

e tu in grande orranza non ne sali.

…”

Oggi possiamo sostituire i nomi di Pisa e Firenze anche con quelli di grandi nazioni!

Erano tempi bui quelli vissuti da Dante: ma “bruciava” la debole fiammella della speranza, che trovava alimento anche della diversità delle guide. Ma quando le guide sembrano uniformate all’ inseguimento  degli stessi perversi ed egoistici traguardi e al servizio  dei demoni del potere e del denaro, cosa resta da sperare? Schiavitù e menzogna?

Oggi peggio di  ieri e (temiamo) meno peggio di domani. Gruppuscoli, gruppi, associazioni, comitati, governi tutti “rigorosamente” filo-qua e filo-là, anti-qui e anti-li sempre pronti (e mai impreparati) a patrocinare e alimentare risentimenti, scontri, guerre.

Sapienti le regie, incondizionate le “recite” (o esecuzioni), mai apertamente dichiarate le estreme conseguenze    di ogni “aggressione”, i cui effetti  reali non si conciliano affatto con i nobili fini sbandierati al mondo: questo subiamo i popoli.

Aggiungiamo poi al mix esplosivo incompetenza e corruzione dilaganti: e “voilà” il caos è servito.

Vorremmo tanto sbagliarci ed essere più ottimisti; ma i fatti sono ostici. L’occidente (con i non dichiarati fini di potere e denaro)  ha aggredito uno stato dopo l’altro sdoganando come patrioti-ribelli i terroristi di gruppi sempre più spietati e incontrollabili: a popoli che guardavano a noi con fiducia e speranza ha donato macerie e sangue. Tanto i colpevoli non pagano.

E chi voleva vivere in pace deve ora guardarsi dai “fratelli” . Alcuni popoli stanno reagendo: curdi, iracheni, siriani, giordani, egiziani, libici, tunisini … Loro sì ci mettono l’impegno e la vita, senza proclami in tv o in internet.

Noi Italiani, colpevoli di avere avuto ai vertici persone che hanno largamente condiviso l’aggressione e l’omicidio di Gheddafi e tante altre “porcate”, siamo dannati alla disinformazione, al vento delle chiacchiere, alle paure, ai disastri.

Intanto l’imperatore, i suoi nobili, i suoi cortigiani, vessano le restanti popolazioni e lanciano proclami (spesso non esattamente veritieri) atti solo a ingigantire le paure.

Come il padre Dante chiediamo al Dio grande e misericordioso: dove guarda il tuo occhio?

Grande Signore,certamente hai letto quel che ha scritto  Giancarlo Lehner, con l’attenzione rivolta alla Tunisia e alla Svezia: “E  noi, come agnelli sacrificali, siamo nelle infauste mani di cotanto idiota”. E Tu lo sai bene chi è l’idiota in citazione e quello che noi rischiamo.

Grande Creatore frena questa folle corsa! Tu vedi più dei piccoli mortali che riescono a penetrare i segreti del potere come ad esempio: lo sperpero di 340 milioni di Euro in cinque anni a Bruxelles nell’ambito dei locali cerchi magici; le corruzioni europee nel commercio delle armi; lo strangolamento economico-finanziario dei popoli più poveri; l’omicida aggressività di certi capi di stato; l’”eroismo” simulato da chi non ha mai operato per il bene dell’umanità. Non ti disturbiamo con  gli italici (e/o siculi) ricorrenti scandali che coinvolgono insigni moralizzatori e rivoluzionari che mai comprenderanno l’intimo significato di parole come umanità, verità, libertà, giustizia: perché essi sono di parte.

Basterà la creazione di nuove banche internazionali a togliere il potere del dio denaro ai pochi strangolatori che lo detengono? E Tu  permetterai che si attui la fosca previsione di certi stolti visionari e cioè che la tua creatura (l’uomo) verrebbe privata del libero arbitrio tramite “micro-chip” anti-malattie e anti-terrorismo?

Non vogliamo nemmeno pensare che ti sei pentito di cotanto dono: Tu sei Quello che sei! Lento nell’ira e grande nella misericordia.

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