Attacco terroristico a Tunisi

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di Luigi Asero

L’Isis ha rivendicato l’attacco alla sede del Parlamento tunisino e a un vicino museo, tre uomini armati in tuta mimetica hanno fatto irruzione sparando fra la folla. Un bilancio, ancora provvisorio parla di otto morti tra i quali un dipendente e sette turisti di diverse nazionalità che visitavano le sale del museo. Si teme per la vita di un italiano.
Proprio durante l’assalto si stava discutendo il varo di una nuova legge anti-terrorismo. I terroristi si sarebbero poi spostati al vicino Museo del Bardo dove erano presenti circa 200 visitatori. Fra questi un gruppo di turisti italiani arrivati in mattinata a Tunisi con la Costa Fascinosa.

La zona sarebbe ora circondata dalla polizia tunisina che si preparerebbe a intervenire per la liberazione degli ostaggi, fra i quali dei bambini. Le notizie però sono frammentarie e tutto è da confermare.

La Farnesina conferma che vi sono italiani coinvolti. Tra di loro due feriti, mentre un centinaio sono stati messi in sicurezza dalle forze tunisine. Dalle informazioni dei media e dalle testimonianze sembra proprio che si tratti di passeggeri della nave da crociera Costa Fascinosa. Tra loro, Carolina Bottari, di Torino, che sarebbe tra gli ostaggi e al telefono ha parlato di due italiani colpiti. “Eravamo una comitiva di una cinquantina di persone. Qui nella stanza siamo in sei italiani, di là nello stanzone sono molti di più. Due persone sono morte. Altre tre sono rimaste ferite“. La Farnesina al momento non conferma, l’unità di crisi sta verificando.

Proprio ieri Selma Ellouni Rekik, ministra del Turismo tunisino aveva invitato i turisti stranieri a recarsi con fiducia a visitare il suo Paese dichiarando all’Ansa: “La Tunisia è un Paese sicuro che può essere visitato tranquillamente. Certamente la situazione in Libia non ci aiuta, come avviene sempre quando ci sono problemi in paesi vicini, ma le nostre frontiere sono assolutamente impermeabili a qualunque tentativo di infiltrazione. Non c’è nessun problema di sicurezza in Tunisia, è tutto sotto controllo“.

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