Parigi: vittime di una intolleranza che non sappiamo contrastare

Di Valter Vecellio      Sono lì, in una cartella della mia libreria, e le sfoglio con malinconia e tristezza: sono le “tavole” in dono a una rivista, “Prova Radicale”, uscita tra il 1975 e il 1976, una redazione di quattro gatti alle prime armi, e  che a malapena saltabeccava sulla macchina per scrivere; e infatti dopo qualche numero la rivista chiuse.

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Parigi, un massacro di giornalisti e poliziotti

E’ stato un vero massacro nell’ingresso della sede del settimanale satirico francese “Charlie Hebdo” sul boulevard Richard-Lenoir, in pieno centro a Parigi. Non c’è stato scampo per quanti sono finiti sotto le raffiche dei kalashnikov in mano a due uomini incappucciati e vestiti di nero che mentre sparavano urlavano “Vendicheremo il profeta”. Il primo bilancio di undici morti si è aggravato con un’altra vittima, venti feriti, di cui cinque gravi giornalisti, dipendenti e due poliziotti. Tra loro c’è anche il direttore del settimanale Stephane Charbonnieril, vignettista satirico detto Charb.

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Le sanzioni: la prima arma di … massa

Di Guido Di Stefano    L’arma fu perfezionata (o è meglio dire creata) per la duratura tutela degli interessi coloniali di un “raggruppamento temporaneo di Stati” autoproclamatosi padrone ed “usufruttuario” totale del mondo e dei popoli, a cui nulla andava concesso e tutto andava tolto: proprio tutto e cioè identità, dignità, rispetto, vita, ricchezza, territori, futuro.

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Parigi, 11 morti in un attacco terroristico al giornale satirico Charlie Hebdo

Poche ore fa due uomini incappucciati e vestiti di nero hanno fatto irruzione nella sede del giornale satirico “Charlie Hebdo”: armati di Kalashinikov hanno fatto fuoco contro i giornalisti. Il primo bilancio è di undici vittime, due dei quali poliziotti. Un’ora prima dell’attacco i redattori della rivista avevano postato sul sito ufficiale on line una vignetta raffigurante al-Baghdadi, il capo dell’Isis.

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