Nostalgia (o tentazione?) della strategia della tensione

Di Salvo Barbagallo Corsi o ricorsi? Nostalgia (o tentazione…) della strategia della tensione? Nostalgia di anni dimenticati (e messi in archivio da tempo) che tanto dolore e tante vittime hanno provocato? Sono queste le prime domande che vengono spontanee dopo avere appreso del blitz dei carabinieri del Ros all’Aquila, Montesilvano, Chieti, Ascoli Piceno, Milano, Torino, Gorizia, Padova, Udine, La Spezia, Venezia, Napoli, Roma, Varese, Como, Modena, Palermo e Pavia che ha portato dietro le sbarre 14 presunti terroristi (o aspiranti tali) di matrice neofascista. Subito si parla di “eversione nera”…

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La Voce della Rete: Rifiuti in Sicilia, è allarme rosso

Tp24, sito di informazione del trapanese lancia l’allarme. Che potrebbe non essere riferito solo alla Sicilia occidentale nelle prossime settimane. Stop da oggi alla raccolta dei rifiuti solidi urbani nel Trapanese. I sinda­ci dei Comuni di Valderice, Alcamo, Castellammare, Favignana, Custonaci, San Vito, Calatafimi, Erice, Buseto, Paceco e Pantelleria, oltre al commissario di Marsala, infatti, hanno già firmato l’ordinanza che sospende, da oggi, la raccolta degli Rsu (rifiuti solidi urbani), considera­to che la discarica di Borranea è chiusa perché satura. A Trapani l’or­dinanza dovrebbe venire firmata in giornata. Per coloro…

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EuropaMediterraneo: In Tunisia è ancora Primavera

Secondo gli exit poll Béji Caïd Essebsi, leader del partito laico Nidaa Tounes, ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali con il 55 per cento dei voti. Il presidente uscente Moncef Marzouki si è rifiutato di riconoscere la sconfitta, denunciando irregolarità nel voto.Come racconta l’Ansa, Beji Caid Essebsi, anziano leader del primo partito del Paese, il laico Nidaa Tounes, si avvia a diventare il nuovo presidente della Tunisia, il primo capo di Stato eletto a quattro anni dalla caduta di Ben Ali. Rispettando i pronostici della vigilia, Essebsi ha…

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Natale: niente di nuovo sul fronte occidentale…

Di Salvo Barbagallo   E’ Natale, ma non c’è niente di nuovo sul fronte occidentale, solo le cose alle quale siamo abituati e che sembra non tocchino nessuno. Nessuno (almeno apparentemente) si commuove al termine “pace” probabilmente perché in molti sono convinti che, oggi come oggi, sia un eufemismo ipocrita poiché la “pace” dipende dai potenti di turno, e la “guerra” (almeno per il momento) è lontana e si vede solo in televisione. Immagine traslata e non vissuta in prima persona.

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