Regione, bilancio inquieto

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revisoreDi Guido Di Stefano

Iniziamo in maniera irrituale, cioè con le domande prima dell’esposizione dei fatti.

In quali mani siamo stati ultimamente? Ed in quali mani siamo attualmente?

Le geniali menti imposteci hanno scambiato e scambiano la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana in un “refugium peccatorum”?

Qualcuno è preposto a controllare i frutti di cotanta genialità? O per dirla con il linguaggio della corrente trasparenza qualcuno è preposto a verificare la “perfomance” di tutti i presunti  indispensabili e miracolistici “semidei” caricatici sul groppone e (per lo più) sempre all’attenzione ed agli onori della cronaca?

Esistono detti valutatori/controllori?

Quanto ancora dobbiamo ascoltare le arroganti dichiarazioni che di controllo in controllo si arriva ai vertici politici, che alla fine saranno valutati dagli elettori?

Quali elettori? Quelli morti di fame o di disperazione? Quelli distrutti e infangati dall’abuso di potere, mai perseguito in tempo? Quelli esclusi dal palazzo? O piuttosto quelli con i santi protettori in cattedra?

La verità si accompagna ai fronzoli ed agli enigmi?

Se tutti vivessimo il senso di appartenenza all’umanità, alla società, all’isola; se tutti volgessimo lo sguardo a passato, presente e futuro; se tutti fossimo coscienti della nostra discendenza e dei nostri doveri verso di essa: magari capiremmo la nostra meschinità nell’esasperare il godimento dell’oggi e capiremmo che la distruzione di ogni “diritto e dovere” ricadrà sui nostri figli. Certo chi non ha figli suoi difficilmente si porrà il problema.

Comunque torniamo in argomento.

In data 4-4-2014 nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana – Parte I n. 14, dalla pagina 32 a seguire hanno fatto apparizione due decreti relativi al bilancio per l’anno finanziario 2014, entrambi “confinati” nel mese di febbraio 2014.

1)   Assessorato dell’Economia – DECRETO 28 febbraio 2014. (2014.11.644)017 –

Modifica del decreto 31 gennaio 2014, concernente ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al bilancio di previsione della Regione per l’anno finanziario 2014.

Avremmo sorvolato su di esso se non avessimo notato 12 chiamate tra visto-considerato-ritenuto: troppe a nostro avviso per la correzione di un mero errore materiale (certamente non doloso trattandosi di pochi “spiccioli”).

Ed abbiamo letto con attenzione scoprendo che effettivamente qualcuno di essi visto-considerato-ritenuto poteva essere risparmiato e qualche altro ci sembra carente della data che dà all’atto citato una precisa collocazione, cosicchè ci chiediamo:

a)    Quando sono citate le “successive” leggi regionali 5/2014 e 6/2014 con il “Visto l’atto con cui il Commissario dello Stato per la Regione siciliana, in data 23 gennaio 2014, impugna alcuni articoli del disegno di legge n. 670 dal titolo “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale””  si intende colpevolizzare il Commissario per i successivi geniali errori? E poi “impugna alcuni articoli”? Ma no! Sarà vero?

b)    A quale data risale l’emendamento di cui al decimo visto-considerato-ritenuto?

c)     In quale data è stato espresso il voto di cui all’undicesimo visto-considerato-ritenuto?

d)    Sarà pubblicata ad ulteriore rettifica che al dodicesimo visto-considerato-ritenuto la dicitura  “art. 35 della legge regionale n. 9/2014” è da sostituirsi con “art. 35 della legge regionale n. 9/2013”? Stavolta non si potrà citare il Commissario!

 

2)   Decreto 28 febbraio 2014 – Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2014. (2014.11.643)017

Dopo soli 19 visto-ravvisata-ritenuto abbiamo il dono di apprendere l’entità della 19^ (salvo sviste e dimenticanze) variazione: tanto in entrata quanto in uscita (ripartizione in capitoli) troviamo le “astronomiche” diciture R. CEE 1907/2006  e  R. CEE 1272/2008. Forse rileggeremo con calma i 19 visto-ravvisata-ritenuto per comprenderne la pertinenza.

Siamo ricchi!

Con questo sono già tre i Decreti di variazione con esposizione di somme indeterminate: magari sono infinite ed inesauribili perché a proporcele (o propinarcele) sono esseri giusti e perfetti che vivono e si illuminano di infinito in terra.

A proposito abbiamo segnalato i 12 ed i 19 visto-ecc. perchè essi discendono direttamente (tramite leggi, decreti, regolamenti, ecc.) dai legislatori che tuonano con regolarità contro la burocrazia, che  nei loro minacciosi messaggi sembrerebbe residente e confinata nei ranghi più bassi e mai nei vertici illuminati.

 

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