Intanto il governo incassa la fiducia sulla legge di Stabilità e Letta spiega che “non è una legge di stabilità in rottura con tutti. Ognuno ha caricato di aspettative che non possono portare tutte a un risultato in questa legge di stabilità. So che fare scelte imprudenti è un errore che non mi sento di far correre a questo Paese. Non c’è solo il chiedere e poi c’è il governo che stampa moneta, bisogna rendersi conto della situazione e che sulla legge di stabilità c’è un equilibrio, aggiustato al Senato e alla Camera. Ma oggi la legge di stabilità dà moltissime risposte che vanno nella direzione giusta. Anche io vorrei ci fosse di più ma è quello che faremo l’anno prossimo“.
E sui conti pubblici è diretto: non serve babbo natale. Meglio, dichiara che: “Lo dico a chi in Italia anziché un padre di famiglia vorrebbe Babbo Natale: io mi assumo la responsabilità della prudenza del buon padre di famiglia perché so che fare scelte che siano imprudenti è un errore e io non mi sento di far correre all’Italia rischi che ha corso qualche tempo fa quando si raccontava che tutto era possibile“
E infatti pare che ciò che manchi sia quel “buon padre (e madre aggiungiamo) di famiglia” già definito che con criterio riesca a compensare le mancanze di una politica da quarant’anni assente e peggio sprecona e talvolta ladra.
Luigi Asero