Letta: abolito finanziamento ai partiti

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LETTA ALLE 12.30 AL QUIRINALEDi Luigi Asero

Con un twet il premier Enrico Letta ha annunciato che oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato con decreto l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Lo stesso decreto introduce per i partiti l’obbligo di certificazione esterna del bilancio. I cittadini potranno scegliere, con la dichiarazione dei redditi, di destinare il 2 per mille ai partiti, mentre rimarrà alle casse dello Stato (senza finanziare cioè i partiti) la quota non scelta dai cittadini. 

Beppe Grillo però segnala come lo stesso annuncio via twitter sia stato dato già tre volte in questi mesi (anche se stavolta il decreto è confermato), e dice a Letta: “Basta con le chiacchere enricoletta. Restituisci ORA 45 milioni di euro di rimborsi elettorali del Pd a iniziare da quelli di luglio“.  Critico anche Di Pietro che invita a esaminare bene il testo del decreto prima di “cantare vittoria”.

Si spinge addirittura oltre Matteoli (Forza Italia) che parla di provvedimento pericoloso, che spinge i partiti a cercare finanziatori esterni per il mantenimento del necessario apparato organizzativo condizionandoli di fatto nell’autonomia decisionale.

Di chi sia la “vittoria” non è dato sapere. Certo è che sembra un assist per il neo-segretario del Pd, Matteo Renzi, sorpreso dalla velocità del provvedimento. Come potrebbe essere un segnale mandato a quella parte di popolazione che si trova oggi a sostenere la rivolta del “movimento dei Forconi”.

Cambia qualcosa? Cambierà qualcosa per non cambiare nulla? Lo temiamo e staremo a vedere.

Di certo questo è un Decreto Legge, dovrà essere convertito in Parlamento e anche noi prima di dire “e questa è fatta” (dichiarazione del ministro Angelino Alfano) crediamo sia opportuno esaminare il testo che verrà convertito in Legge. Se ciò accadrà.

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