Dal 26 novembre Ligabue esce con Mondovisione, polemiche a Catania

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Di Valeria C. Giuffrida

LIGABUE_MONDOVISIONE TOUR - STADI 2014_bassaSi intitola “MONDOVISIONE” il nuovo atteso album di inediti di Ligabue in uscita il 26 novembre, a oltre 3 anni dal suo ultimo album “Arrivederci, Mostro!”.

«Mi procuro una frattura durante un concerto – afferma il Liga – e 2 minuti dopo può vedere la caduta un mio amico di Los Angeles. È ufficiale: siamo tutti in mondovisione. Mondovisione però è anche la “visione di un mondo”».

L’album, prodotto da Luciano Luisi, è stato anticipato dal primo singolo “Il sale della terra”, in rotazione radiofonica, è in vendita su iTunes e in tutti gli stores digitali. Sono già oltre due milioni e mezzo le visualizzazioni su YouTube del video ufficiale del brano.

“Il muro del suono”, “Ciò che rimane di noi”, “La terra trema, amore mio”, “Il volume delle tue bugie”, “La neve se ne frega”, “Siamo chi siamo”, “Il sale della terra”, “Nati per vivere (adesso e qui)”, “Per sempre”, “Tu sei lei”, “Con la scusa del r’n’r”, “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”: sono questi (non nell’ordine di quella che sarà la tracklist) i titoli dei brani che saranno contenuti nel nuovo album, “postati” da Ligabue sui suoi social network ufficiali.

ligabue2“Il sale della terra” – afferma Ligabue – parla di una crisi che non è solo economica, ma sociale e di comportamento. Ha a che fare con il bisogno di potere, con le conseguenze prodotte da chi vuole conquistare il potere a ogni costo e a ogni costo mantenerlo. È una crisi talmente drammatica che non sono riuscito a non raccontarla in una canzone: in genere non lo faccio».

In attesa del tour negli stadi che lo vedrà protagonista nel 2014, con le date del 30 maggio a Roma, il 6 giugno a Milano e l’11 giugno Ligabue arriverà  Catania.

Il concerto catanese, fortemente voluto dal Sindaco Enzo Bianco, vedrebbe il ritorno dei grandi concerti all’interno dello Stadio Massimino, visto che l’ ultimo grande live risale al 2003 e fu di Claudio Baglioni, ma ovviamente, come sempre accade, la Società del Calcio Catania si ribella a questa iniziativa, dimenticando che lo Stadio “Angelo Massimino” è di proprietà della Città di Catania e non del Calcio Catania.

Per cui, sul sito della Squadra del Catania, si manifesta il palese dissenso con un comunicato stampa:

«Apprendiamo dagli organi d’informazione che lo stadio “Angelo Massimino” di Catania ospiterà, in data 11 giugno 2014, un concerto di Luciano Ligabue: tenuto conto dello spessore artistico dell’esibizione del più apprezzato rocker italiano, la città si prepara ad accogliere il cantautore e la sua band con grande e comprensibile entusiasmo.
Il Calcio Catania è costretto ad esprimere profonda preoccupazione per i prevedibili effetti di un evento di simili proporzioni sulla struttura, in particolare sul manto erboso.
Anni di duro lavoro sul rettangolo verde da parte del nostro club, capace di andare oltre un rigido criterio di competenza sobbarcandosi costi notevoli anche per interventi di manutenzione straordinaria nel periodo estivo, hanno fatto sì che il campo di gioco del “Massimino” divenisse quel gioiello che oggi è secondo calciatori, tecnici ed addetti ai lavori di tutta Italia.
Un risultato eccellente ottenuto grazie ad una scrupolosa cura quotidiana: l’esatta antitesi di quel che accade sul terreno in occasione di un grande concerto.
Il nostro timore è quello di veder vanificati i miglioramenti di questi anni e di non poter più rispettare la normativa federale che impone a tutti i club di Serie A la garanzia di un manto erboso in perfetto stato.
Conseguentemente, esprimiamo un forte dissenso rispetto alla scelta dell’Amministrazione Comunale».

La città di Catania, tutta, auspica che il Sindaco Bianco, fautore di questo concerto, non abdichi in favore di queste richieste assurde che già in passato hanno fatto saltare concerti come quello di Vasco Rossi.

La città di Catania, merita il concerto di Ligabue e di altri a venire, dimostrando che abbiamo tutte le facoltà di ospitare grandi live, esattamente come altre città, che non debbono essere relegati solo ai mesi invernali e alle location tradizionali di teatri e palazzetti. Abbiamo uno stadio e va usato anche per questo, un modo per portare comunque arte e cultura a Catania e anche un modo per rilanciare questa città, che tanta musica ha partorito e continua a partorire.

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